Canti e riti nel segno della solidarietà

Canti, preghiere e solidarietà nella Pasqua ecumenica 2018 delle “altre” chiese cristiane di Pordenone: riti di sei comunità africane e protestanti dell’est, domenica scorsa, nei capannoni in Comina. Un altro paio di chiese fa base negli spazi lasciati vuoti da ex aziende nel reticolo di strade dietro il centro culturale islamico, dove i canti gospel risuonano ogni sette giorni. Quelli che festeggeranno la Pasqua in differita l’8 aprile sono invece i romeni ortodossi nella chiesa della Santissima in città e la comunità ucraina di Pordenone, Prata, Sacile che ha celebrato il giorno delle Palme al posto della Resurrezione. Calendari diversi, ma la fede è quella incardinata sulla solidarietà: le chiese ricavate nei capannoni sono spazi di confronto, socializzazione, condivisione dei guai e delle gioie.
«La speranza condivisa è quella di trovare lavoro per tutti – hanno confermato i ghanesi immigrati della comunità Bethel in Comina –. La nostra comunità è forte e unita». Altro ritmo liturgico nel capannone a un giro di isolato: quello del gruppo africano della chiesa Pilgrim, con centinaia di immigrati. «Alleluja – hanno intonato in inglese – e il Signore ci porti la gioia per crescere bene i nostri figli a Pordenone».
Le chiese “etniche” aumentano i numeri con i fratelli in arrivo dal Veneto: ghanesi soprattutto, poi ivoriani, senegalesi, sudanesi. Erano in tanti, in trasferta dal distretto provinciale per intonare gospel, con balli e calore africano. Preghiere e auguri anticrisi, hanno costellato la settimana Santa: riti separati per i romeni evangelici pronti a traslocare dalla Comina nella nuova chiesa sul confine Veneto, non lontano da Portogruaro. «Siamo oltre cento fratelli della chiesa riformata – ha detto Gregore Mircu con il gruppo che proviene da Oderzo e altri paesi del Veneto –. Evangelici di fede e amici del nuovo pastore Daniele Podestà che ha il tempio in viale Grigoletti a Pordenone. In Comina l’affitto è caro e abbiamo base nel trevigiano con decine di fedeli in arrivo dalle altre province venete e pure da comuni pordenonesi». I protestanti in viale Grigoletti fanno della solidarietà il “mantra” quotidiano per aiutare disoccupati, anziani, gente che non ha avuto fortuna.
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