Campo Sfriso, il nodo fondi Si spinge per aprire il cantiere

SACILE. «Ma quali imprenditori vogliono acquisire quote societarie della Liventina calcio? È una bufala». Giovanni Masi vicepresidente del club che gestisce lo stadio Sfriso no usa mezzi termini. Masi mette in panchina le polemiche con il patron della calcistica Sereno De Marco e Giovanni De Re: «Mai stati così collaborativi nel nostro direttivo: zero conflitti».
Tracce evanescenti, quelle dei manager pronti a subentrare nella gestione della Liventina calcio. «I dieci soci del direttivo della Liventina calcio fanno volontariato puro per tirare il campo di calcio come un biliardo, lottando contro il pericolo “acquitrino” ogni inverno» osserva Masi, che calcola un costo di circa 12 mila euro in caso di intervento di operai esterni: «Quando gli imprenditori si rendono conto di quanto costa la manutenzione ordinaria e straordinaria, fanno un passo indietro. L’unica proposta è stata quella di lottizzare il campo, nel 2009, all’epoca della giunta Cappuzzo».
Era stata ventilata l’ipotesi di trasformare il campo di calcio in parcheggio per un vicino condominio. «Siamo andati con De Marco negli archivi di Udine e abbiamo trovato l’atto notarile di donazione – ricorda il viceopresidente della Liventina – Il campo non può essere trasformato per altri usi». In pratica, lo stadio non si tocca. «Abbiamo un’ottantina di giovani calciatori e numerose squadre esterne che chiedono di giocare allo Sfriso. Il problema è quello della tenuta dell’erba – si osserva – La soluzione di impiantare un manto sintetico è spiegata con i costi minori. Lo ripeto, il volontariato non costa nulla: ma se dovessimo calcolare le spese di operai e tecnici esterni, sarebbero non irrilevanti».
Trieste ha concesso un mutuo ventennale di 550 mila euro per posizionare l’erba artificiale: 22 mila euro a carico della Regione, 8 mila per il Comune. Fermo fino al 2016, quando potrebbero partire i lavori. Voci non controllate dicono che la Regione avrebbe pronti 88 mila euro per il Comune: se il cantiere non si aprirà, verranno revocati.
Chiara Benotti
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