Cambio della guardia alla pizzeria Santa Chiara
Dopo 50 anni di lavoro, Salvatore Giordano ha lasciato la gestione del noto locale alle figlie

UDINE 30 Dicembre 2017 pizzeria santa chiara Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
Cambio della “guardia” alla pizzeria Santa Chiara di via Grazzano: dopo cinquant’anni anni di lavoro Salvatore Giordano, “Tonino” per tutti gli udinesi, ha lasciato definitivamente il bancone per dedicarsi alla meritata pensione. Il locale è passato in consegna alle figlie Ilenia, Babette e Angela, già da anni impegnate nell’attività, che porteranno avanti il nome e la tradizione di famiglia tra ricette del passato e un pizzico di innovazione.
Con la fine del 2017, uno degli ultimi storici pizzaioli rimasti in città ha dunque abbandonato impasti e forno a legna per lasciare campo libero alle sue tre figlie femmine, che hanno già da tempo deciso di proseguire l’attività del ristorante, ognuna con il proprio ruolo.
“Tonino”, originario di Tramonti – in provincia di Salerno – ha fatto per una vita il pizzaiolo e, a Jesolo per un lavoro stagionale, aveva conosciuto Franca, con la quale aveva deciso di trasferirsi a Udine per aprire, negli anni Settanta, “L’arco celeste”, in piazza San Cristoforo (poi trasferitasi in via Mazzini), una delle pizzerie più conosciute assieme a “Pierino” e alla “Cantina fredda”. Circa 25 anni fa aveva poi deciso di spostarsi in via Grazzano, inaugurando il Santa Chiara che ancora oggi continua a proporre la pizza “di una volta”.
Assieme alla moglie Franca e alle tre figlie, la pizzeria è sempre stata sinonimo di qualità e gentilezza nel servizio, con una tradizione che si è tramandata negli anni. Forno a legna, mani in pasta, lievitazione di 36 ore, prodotti di qualità: questi gli ingredienti del successo dei Giordano, pronti a stupire i clienti anche con alcune novità in arrivo.
«Siamo nate qui, in pizzeria, con i nostri genitori che hanno sempre lavorato e ci sembrava naturale proseguire la loro attività – spiega una delle tre figlie, Ilenia –. In un mondo anche di improvvisazione in questo settore cerchiamo di portare avanti la tradizione, in primis nella pizza ma anche nei nostri piatti, con sughi classici e pasta fatta in casa».
Tradizione, ma anche novità sono fondamentali, oggi, per affrontare la concorrenza, per incuriosire i palati. «Il lavoro non è mancato e ringraziamo anche la nostra clientela, che ci premia e ci segue da tanti anni – aggiunge – . La nostra forza è che siamo una famiglia e siamo molto unite, ma ci vogliono passione, cuore e piedi ben piantati a terra per lavorare nella ristorazione».
«Mi auguro che le mie figlie portino avanti sempre con la stessa passione e lo stesso entusiasmo quello che ho creato tanti anni fa – aggiunge “Tonino”, lasciandosi scappare un ultimo commento sul riconoscimento della pizza napoletana come patrimonio Unesco –: bisogna stare al passo con i tempi, rinnovarsi e adeguarsi, ma pizza è pizza, senza tanti fronzoli, e qui continueremo a proporla nella sua ricetta più tradizionale». Buon appetito.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video