Cambia vita a 50 anni: lascia l’Electrolux per aprire un negozio

PORDENONE. Le vetrate sono ancora coperte da fogli di carta marrone, ma si si riesce comunque a vedere all’interno. E aprendo la porta, nonostante il grigio e la pioggia di questi primi giorni di novembre, sembra di entrare in una piccola oasi.
Non è un caso che il nuovo negozio di Albino Mozzon, in via XXX aprile, sia così caldo e accogliente. A 50 anni, dopo 17 passati all’Electrolux, ha deciso di cambiare vita e di aprire un’attività commerciale.
Albino ha sentito la crisi alle calcagna e ha deciso di scappare. Così a giugno è uscito per l’ultima volta dai tornelli dello stabilimento di Porcia. Perché anche sua moglie lavora all’Electrolux, dove lo scenario non è dei migliori.
«Visti i tagli dell’azienda e sentita la puzza di chiusura – racconta – avevamo capito che, essendo marito e moglie, uno dei due sarebbe stato mandato via. Così ho deciso di fare una follia e aprire il negozio».
Che sia un po’ una follia, Albino non lo nasconde. Tant’è che il negozio si chiama proprio Le Follie e vende esclusivamente prodotti in pelle, di alta gamma.
«Non ce la facevo più a stare in fabbrica – precisa – e, se non posso negare che mi ha dato da mangiare per 17 anni, devo anche dire che è una prigione, lì sei soltanto un numero. Così ho deciso di cambiare vita e di ripartire da quello che facevo prima dell’Electrolux».
Mozzon, infatti, era un venditore ambulante e adesso, anche se in un negozio, sta tornando all’attività dalla quale era partito. Ha preso l’incentivo di 42 mila euro lordi offerto dall’azienda per l’esodo volontario e si è rimboccato le maniche.
«In città tutti chiudono, io apro», dice con orgoglio. Uscito da uno scenario di crisi, Mozzon si è addentrato in un altro settore che segna il passo in città, e in una zona, quella del ring, dove i negozi non hanno vita facile.
«Ho deciso di stare fuori dai due corsi principali perché gli affitti sono esagerati – commenta –, così mi sono sistemato qui». Ma il punto di forza del negozio Le Follie, che sarà inaugurato oggi, sarà la merce in vendita: solamente prodotti in pelle, per un profilo di clientela alto. Un target ben preciso, che in ogni settore non ha sentito la crisi.
E se i clienti saranno la linfa vitale del negozio, sono anche un po’ il “timore” di Albino. «Sono emozionato per l’inizio di questa avventura – ha confessato alla vigilia dell’apertura – perché anche se ho già esperienza non so se mi ricordo come si fa».
Ma a parte questo i dubbi sono pochi e un obiettivo è chiaro: «Non ho deciso di aprire un negozio per cercare di arricchirmi. Voglio soltanto riuscire a prendere uno stipendio normale, conducendo una vita migliore di quella della fabbrica».
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