Calcio, si lavora per una unione delle forze

L’assessore Salvador auspica una collaborazione tra le società. Campo ampliato per il Cavolano

SACILE. «L’impianto sportivo XXV aprile è del Comune di Sacile e la società Sacilese calcio è dei romani: non c’è nessuna guerra in corso». Claudio Salvador, assessore allo sport, smussa gli attriti, rimette in asse gli squilibri gestionali di un semestre e toglie il sale dalle ferite della tifoseria delusa. Le lacrime su un campionato a perdere dei biancorossi si sono asciugate perché domani si gioca l’ultima partita stagionale, quella dell’onore e del riscatto, guardando avanti.

Ultimo match. «Lo stadio XXV aprile è stato affidato alla Liventina calcio in via provvisoria e siamo ottimisti sulla gestione di Sereno De Marco – ha continuato Salvador –. Faremo il tifo nell’ultima partita di campionato per la Sacilese». Il calcio a Sacile? «Il settore giovanile è quello che ci sta a cuore – l’assessore dà voce al sentimento condiviso –. L’auspicio è di arrivare a una gestione corale tra le quattro società: Liventina, Sant’Odorico, Cavolano, Sacilese. In bocca al lupo, intanto, alla squadra biancorossa per la partita con la Virtus Vecomp». Si giocherà al XXV aprile, domani, grazie a Sereno De Marco: il patron della Liventina ha in gestione l’impianto in via Stadio sino al 30 giugno. Con il nuovo mazzo di chiavi, De Marco ha aperto stadio e sede della società Sacilese ai ragazzi delle squadre, al segretario Luigi Sandrin e alle scuole. Ultimo match con il futuro da inventare. «Imprenditori fatevi avanti – dicono i tifosi al bar 77 in viale Lacchin – per acquistare dai romani la “nostra” Sacilese».

Cavolano e Liventina. Cantiere aperto per ampliare l’impianto sportivo a San Giovanni di Livenza: il Cavolano fa il miracolo e investe 121.791,02 euro per il campo di calcio. «Interventi di rifacimento del parcheggio – recita la delibera della giunta comunale presieduta dal sindaco Roberto Ceraolo – e illuminazione del campo di calcetto». L’esecutivo ha approvato il progetto redatto dall’architetto Paola Vendramini, per conto della società Cavolano calcio. «Il costo complessivo dell’opera è pari a 121.791,02 euro – mette in chiaro il verbale di giunta – e sarà a carico dell’Asd Cavolano che agisce in qualità di gestrice dell’impianto sportivo. La proprietà è del Comune di Sacile: in seguito a convenzione, alla società è stato concesso e liquidato anticipatamente dal Comune, a tale scopo, un contributo una tantum». I successivi livelli di progettazione dovranno prevedere lo spostamento delle torri faro, previste in progetto preliminare, in posizione tale da non costituire ostacolo per i fruitori dell’impianto. Allo stadio Sfriso, intanto, nuovo tappeto in erba sintetica e taglio del nastro tra maggio e giugno: sarà il Pordenone calcio a “battezzare” il prato? «Per ora è prematuro dirlo – il patron Sereno De Marco non si sbilancia –. Comunque, chiameremo una squadra importante per la “prima”».(c.b.)

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