Cade in un canalone scendendo dal monte Sernio: escursionista elitrasportata in ospedale
L’allarme è stato lanciato tramite l’app Georesq poco prima delle 14. L’incidente a quota 1700-1800 metri

Stava scendendo dal monte Sernio quando è caduta, procurandosi numerosi traumi, prima di essere recuperata dal soccorso alpino e portata all’ospedale di Udine dall’elicottero inviato dalla Sores. L’infortunata è una donna di 64 anni, residente del Friuli collinare, ricoverata al Santa Maria della Misericordia. Stando alle prime informazioni mediche, non sarebbe in pericolo di vita.
L’escursionista si trovava in compagnia di altre tre persone. Mentre il gruppetto stava scendendo dal monte Sernio, attorno alle 14 di giovedì, la 64enne è scivolata, mettendo un piede in fallo a a causa del terreno umido, finendo in uno stretto e impervio canale roccioso dopo una caduta di una quindicina di metri. L’incidente è accaduto sulla dorsale meridionale del monte, ad una quota di circa 1700-1800 metri.
Gli altri tre escursionisti hanno subito chiamato i soccorsi tramite il sistema Georesq, la app gratuita che durante le attività outdoor ti permette di inviare un allarme direttamente al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, comunicando in automatico posizione e percorso che è stato cpmpiuto. La Sores ha attivato la stazione di Moggio Udinese del soccorso alpino, la Guardia di finanza, l’elisoccorso regionale e una ambulanza.
L’elisoccorso si è portato sul luogo dell’incidente sbarcando prima il tecnico di elisoccorso e poi l’equipe medica, ma è stato necessario richiedere anche l’aiuto di un secondo soccoritore appartenente alle Fiamme gialle per coadiuvare le operazioni dal momento che la donna si trovava in un canalone stretto e difficile da raggiungere. Dopo le operazioni di stabilizzazione, la donna è stata posizionata su una barella e trasportata in elicottero al campo base di Moggio Udinese, da dove è stata nuovamente stabilizzata e imbarcata in elicottero per essere condotta all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine per le cure del caso.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto