Cade un vaso dal balcone, paura a San Michele

Sacile, un ambientalista: bisogna far rispettare le regole, il proprietario rischia una denuncia penale

SACILE. «Occhio alla testa in via Sant’Antonio Peruch: “piovono” vasi di fiori sulla testa dei passanti». Sarà stato un caso che dal balcone fiorito al civico 33 sia precipitato al suolo un vaso di gerani? L’ambientalista Vittorio Mella crede al destino: ha messo in salvo la testa, un minuto prima della caduta gravi.

«A San Michele un vaso proveniente da una fioriera evidentemente poco sicura è franato al suolo davanti al mio naso – ha segnalato Mella –. Si è staccato in modo incomprensibile dalla sua sede: è caduto non lontano dal marciapiedi dove stavo passeggiando. La fioriera sembrava a norma e sicura, ma come consiglia il saggio: mai dire mai».

Norme di sicurezza alla verifica sulle fioriere dei terrazzi e anche balconi. «Certo è che se qualche malcapitato dovesse recarsi nel sottostante negozio di allarmi proprio mentre “vola” un vaso di fiori, ne ricaverebbe diversi giorni di prognosi – ha detto Mella –. Per non parlare delle arrabbiature a non finire tra condomini e negozianti. È un ottimo sistema per perdere clienti, quello della caduta gravi in un centro abitato: Galileo sceglieva la Torre di Pisa per i suoi esperimenti».

I casi sono concentrati soprattutto nei condomini: vasi di fiori, cornicioni e anche acqua sporca o i regali di qualche ex buttati fuori dalla finestra o lanciati dal terrazzo fanno parte di un repertorio vasto.

«Piovono dai piani alti anche biancheria intima, a volte piatti in caso di litigate furibonde – ha ricordato Mella –. Spesso i condomini del piano terreno hanno la disponibilità di un terrazzo che viene costantemente consegnato allo “scarico” di oggetti, rifiuti e anche di mozziconi (accesi) di sigarette da parte dei condomini ai piani alti. Per non parlare, poi, dello stillicidio di acqua dei panni stesi o dall’inaffiamento di piante».

Che fare? «Far rispettare le regole – Mella ha invitato al giro di vite gli amministratori e volontari civici –. Poi, le vittime dei “lanci” potrebbero presentare una denuncia (anche contro ignoti). L’articolo 674 del codice penale stabilisce che “chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a molestare persone è punito con l’arresto fino a un mese oppure all’ammenda monetaria».

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