Cade nel cantiere del Corso e chiede i danni al Comune

Francesco Fain
Lo stop al cantiere di corso Italia, che tanti problemi causò a cittadini e commercianti più di un anno e mezzo fa, presenta ancora il conto. Non soltanto in termini economico-commerciali (è notoria la sofferenza immane che causò a negozi e bar con il crollo degli affari) ma anche dal punto di vista legale. In quel periodo, infatti, una psicologa veneta (M.M.M. le sue iniziali), 71 anni, che era a Gorizia per partecipare a una conferenza, scivolò rovinosamente nei pressi del ristorante “Ai tre soldi goriziani” procurandosi fratture e ferite di una certa entità. Non una banalità, insomma. Intervenne anche il personale medico e infermieristico del San Giovanni di Dio con l’ambulanza che le prestò le cure del caso. Ma quell’incidente ha avuto un seguito. Perché la donna si è rivolta all’avvocato Paolo Pacorig del foro di Gorizia. «Era il periodo - spiega il legale - in cui il c’era il cantiere di corso Italia con tutte le vicissitudini correlate. L’infortunio è stato di una certa gravità».
Tant’è che l’avvocato, che tutela la psicologa veneta, ha fatto notificare al Comune un atto di citazione dinanzi al tribunale di Gorizia con l’obiettivo di ottenere la condanna dell’ente al risarcimento dei danni. E non si tratta di una cifra trascurabile perché si parla di 58.816 euro «asseritamente patiti - si legge in una delibera della Giunta comunale - a seguito di una caduta mentre si trovava a camminare lungo corso Italia all’altezza del civico 34». Tale fatto si verificò alle 21.45 del 25 febbraio di due anni fa. Il Comune ha negato, in prima battuta, ogni responsabilità nel sinistro. E, parallelamente, la compagnia assicuratrice ha anch’essa negato il risarcimento. «La società Reale Mutua assicurazioni, con la quale il Comune era all’epoca assicurato (e con la quale lo è tuttora) per la responsabilità civile verso terzi - si legge sempre nella delibera giuntale affissa all’Albo pretorio - è obbligata a garantire il Comune fornendo, in caso di contenzioso, assistenza legale gratuita». Ed è così che il «servizio sinistri di Afi Curci spa, broker dell’ente, con nota via mail del 22 aprile scorso, ha comunicato che il legale fiduciario della Reale Mutua assicurazioni, incaricato della difesa dell’ente, è l’avvocato Laura Candusso, con studio a Udine in via Marangoni 56, per cui risulta necessario provvedere alla costituzione in giudizio, incaricando detto legale della difesa dell’amministrazione».
Una premessa doverosa per arrivare al contenuto della delibera in cui il Comune ufficializza l’intenzione di «costituirsi e di resistere nel giudizio promosso dinanzi al tribunale di Gorizia della signora M.M.M. contro l’ente per risarcimento danni». E di «conferire il mandato di rappresentanza e di difesa del Comune di Gorizia all’avvocato Laura Candusso dando atto che le spese per la procedura giudiziaria e quelle eventualmente conseguenti alla sentenza sono interamente a carico della Reale Mutua assicurazioni, in virtù del contratto stipulato dall’amministrazione».
Vedremo chi la spunterà. Il Comune o la psicologa veneta che era ruzzolata a terra nel cantiere sui controviali di corso Italia? L’udienza, fa sapere l’avvocato goriziano Paolo Pacorig, è già stata fissata per il 15 luglio prossimo. —
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