Caccia al test, 85enne in auto a Pordenone «Stufa di aspettare»

L’anziana chiedeva il secondo tampone dopo la quarantena Attivato in settimana il “drive-in” in città. Critiche sui tempi

SACILE

A 85 anni ha superato la quarantena in casa, dopodichè si è messa al volante a Sacile e ha ingranato la marcia in direzione Pordenone: in fila, nel drive-in Giordani, ha chiesto il secondo test tampone. «Nessuno mi ha chiamata a Sacile, non ne posso più di ritardi sulla mia salute» ha spiegato l’ottantenne. È andata bene: la sacilese è negativa al Coronavirus, ma il test a Sacile deve ancora partire.

« Sacile il test rapido nel “drive-in” di fronte al centro Serenissima è in ritardo di un mese – osserva Rossana Casadio, ex consigliere comunale – . La sacilese si è stancata di aspettare la chiamata del secondo tampone e ha preso l’iniziativa. Al Giordani di Pordenone anche i medici si sono meravigliati del coraggio».

Il “drive-in” in via Matteotti dovrebbe aprire in settimana nella casetta messa a disposizione dalla Pro Sacile, con 750 test assegnati a 15 medici di famiglia. «Siamo pronti»: il dottor Placido Fundarò ha il calendario delle prenotazioni. Tra 64 mila utenti nel Distretto ovest chi ha sintomi o sospetti di contagio può prenotare il test. «L'Azienda sanitaria ha accumulato un forte ritardo nel dare il via libera a Sacile al punto tamponi – evidenzia Casadio – È possibile che una 85enne debba recarsi in auto a Pordenone per il secondo test Covid? Tanti sono in lista d’attesa aspettando l’apertura a Sacile del “drive-in”, da sette comuni dell’ex Ambito sociosanitario”.

Il corso di formazione per l’esecuzione dei tamponi rapidi si è concluso dieci giorni fa: ha riguardato una ventina di medici territoriali. «Due giorni fa è arrivata la dotazione dei materiali per il test – ha precisato Fundarò – . Il servizio sarà su prenotazione anche nel “drive-in” esterno nel centro commerciale Serenissima». Fermi in automobile, si abbassa la mascherina per scoprire il naso e, dopo 25 minuti, in caso di positività la procedura prevede l’intervento dell’Azienda sanitaria per la verifica con tampone molecolare.

L’emergenza sanitaria Coronavirus concentra le risorse professionali ed economiche nella lotta alla pandemia, che a Sacile registra oltre un’ottantina di contagiati, molti in quarantena. «Sono cinquanta i tamponi a disposizione di ogni medico di medicina generale – dettaglia Fundarò – . Gli spazi per le auto nell’anello in viale Matteotti garantiscono il parcheggio a tutti e lo scorrimento del traffico senza ingorghi». Il servizio dovrebbe concludersi entro il 31 dicembre, secondo l’accordo stipulato con la Regione, ma i tempi sembrano stretti. —



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