Bullismo a scuola, il racconto di una mamma: «Mio figlio picchiato nei bagni delle elementari»

La donna ha denunciato il fatto ai carabinieri. È successo in un istituto dell’Alto Friuli «È sceso dallo scuolabus piangendo, lamentava dolori a un ginocchio e alle parti intime»

UDINE. «Sei un lecchino». Tre bambini l’avrebbero urlato a un compagno di classe sorpreso nei bagni della scuola, mentre si lavava le mani. I tre l’avrebbero colpito con calci e pugni nelle parti intime e a un ginocchio. A denunciare ai carabinieri gli atti di bullismo che, a suo dire, sono stati subìti dal figlio, dentro l’edificio scolastico, è stata la madre di un alunno che frequenta una scuola elementare dell’Alto Friuli. La donna l’ha fatto, ieri, dopo aver accompagnato il piccolo al pronto soccorso dove i sanitari hanno riscontrato il trauma al ginocchio e gli hanno diagnosticato una prognosi di quattro giorni.

Il caso, ha riferito la donna, è accaduto giovedì scorso, quando il bambino si è confidato raccontandole anche l’episodio analogo risalente al giorno prima. Stando a quanto la madre ha riferito ai carabinieri, mercoledì il piccolo al suo rientro a casa lamentava dolori alle parti intime. Pensando si trattasse di un’infiammazione, per calmarlo, gli ha preparato una tisana.

«Mi sono allarmata il giorno dopo - racconta la donna - vedendo mio figlio scendere dallo scuolabus piangendo e con un ginocchio dolorante. Gli ho chiesto “cosa è successo?”, ma lui non voleva parlarne. Solo dopo varie insistenze mi ha raccontato di essere stato picchiato e che anche il giorno prima, tre compagni nel bagno della scuola, durante la ricreazione, lo avevano colpito nelle parti intime». Il bambino era impaurito: «Gli hanno intimato di tacere e di non rispondere correttamente alle domande delle maestre. Gli hanno detto chiaramente che se avesse fatto diversamente l’avrebbero picchiato ancora».

La donna è preoccupata. Il bambino, nei prossimi giorni, sarà sottoposto ad altri accertamenti clinici, mentre lei, assieme al marito, vuole andare fino in fondo per bloccare i bambini violenti che se la sono presa con il figlio solo perché studia. Potrebbe anche darsi che si sia trattato di uno scherzo finito male, ma la madre della piccola vittima vuole saperlo. Ecco perché ha subito chiesto un colloquio con le maestre, le quali sono cadute dalle nuvole. «Mi hanno assicurato di non aver avuto alcun sentore di quanto gli stavo raccontando. Anche loro mai avrebbero immaginato che durante la ricreazione, nei bagni della scuola potessero accadere atti di bullismo. Non lo sapevano anche perché mio figlio l’ha raccontato solo a me».

In queste ore, il bambino si sta riprendendo. La madre comunque non intende soprassedere e per questo ai carabinieri ha fatto nomi e cognomi dei presunti bulli accusandoli di lesioni personali, minaccia e violenza privata. Le indagini sono in corso.

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