Buffon-D’Amico, la soap

La tavola televisiva d’estate sa di miseria e tornano buoni gli amorini. Comunque meglio della Signora in giallo

di Gian Paolo Polesini

Niente. Come non averla. La televisione ingombra e basta. Chi ha in casa un quadro decente, guardi quello. Avrà un feedback emozionale migliore.

Nessuna estate si è mai presa cura del telespettatore medio che fatica e vivere senza, e soprattutto i soldi per andare in vacanza non li trova.

Buttano su film tedeschi che fanno salire lo spread e abbassano le difese immunitarie. La Mekel ne ha visto uno una sera e non è riuscita a digerire nemmeno la wiener schnitzel. Si è incazzata a morte e li ha venduti tutti alla Rai. Che poi in questa apatia qualunque cretinata diventa dominante.

Pigliamo, per dire, il caso Buffon-D’Amico. Che due palle, proprio. Il solito paparazzo sveglio col cannone li ha beccati a sbaciucchiarsi sullo yatch da trentotto mila euro a settimana e alè è partita la movida. Tant’è che la Seredova, per sapere dov’è e cosa sta facendo il suo ex, o va in edicola o accende la tv. Così la siura risparmia un detective privato e ha già il materiale pronto da consegnare all’avvocato.

Ovvio, gli amorini estivi. Ciappi per i cani randagi. Tradotto, ottimo alimento per i consumatori a digiuno di roba. Certo, Gigi e Ilaria sono un boccone saporito soprattutto se la tavola è la mensa dei poveri. E davanti alla miseria anche un riso in bianco fa figura. Ma sì, dai.

Le coppie estive ce le propinano da decenni appena cominciano a scarseggiare le anfetamine mediatiche. Via fiction, via reality, via quizshow, via chef, via cabaret, via tutto in buona sostanza. È da tempo che l’affare circumnaviga la comunicazione. «Osservate come se lo guarda il suo portiere», già mesi fa le didascalie accompagnavano fotografie piuttosto evidenti. Poi i due sparirono inghiottiti da notizie decisamente migliori.

Ora nella più totale sospensione post mondiali, rieccoli emergere da un luglio che sembra novembre. Fanno figura, il popolo bue li conosce e creano share. Sempre meglio della Signora in giallo.

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