Broker truffava i clienti per finanziare la sua squadra di calcetto

Proponeva alla propria clientela investimenti redditizi, ma dei soldi investiti si perdevano poi le tracce. E’ stato arrestato dalla Gdf di Pordenone

PORDENONE - Pierpaolo Visintin, il promotore finanziario di 44 anni, originario di Sagrado d’Isonzo e residente a Sesto al Reghena, dove nel 2009 si era candidato alla poltrona di sindaco (arrivò secondo) e dove è noto anche per essere il presidente del “New team Fvg” di San Vito al Tagliamento, finito nei guai per una serie di presunte appropriazioni indebite e truffe ai danni di suoi clienti risparmiatori tra le province di Pordenone, Udine e Gorizia, è stato arrestato.

Il provvedimento è stato eseguito nella mattinata di mercoledì dai militari della Guardia di Finanza di Pordenone, che gli hanno notificato un'ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale della Destra Tagliamento.

Invece di investire sui mercati mobiliari le somme ricevute, il broker aveva finanziato una squadra di Calcio a 5 che milita nella massima serie nazionale, nonchè pagato spese personali 

È stato il pm pordenonese Matteo Campagnaro, che indaga su Visintin in parallelo con i colleghi delle Procure di Udine e Gorizia, dove sono aperti altri analoghi fascicoli, a chiedere la misura cautelare. L'inchiesta vede coinvolte anche altre persone, a loro volta finite iscritte sul registro degli indagati, ed è culminata in una serie di perquisizioni e sequestri. Le ipotesi di reato al vaglio dei magistrati sono l'appropriazione indebita, la truffa e il falso.

La notizia ha raggiunto il suo difensore, avvocato Roberto Cianci, all'estero. Il legale, che attende di leggere le carte, ha garantito massima collaborazione e l'intenzione di chiarire ogni cosa appena possibile. L'interrogatorio davanti al gip è stato fissato per la giornata di sabato.

Visintin, che negli ultimi anni lavorava come promotore alle dipendenze della Hypo Bank di Tavagnacco, è accusato di avere approfittato della fiducia di alcuni risparmiatori che si erano affidati a lui per la gestione dei propri patrimoni. Lui consigliava dove e quanto investire e loro firmavano. Così per tutto il tempo in cui aveva lavorato già per conto della San Paolo Imi e poi anche quando si era trasferito alla Bipo-Carire e, da questa, appunto, alla Hypo Alpe Adria Bank. Smobilizzando di volta in volta i propri capitali e ridefinendo nuovi contratti.

Qualche settimana fa, il Messaggero Veneto aveva dalla Gdf raccontato la disavventura in cui era incorsa la coppia di coniugi udinesi per la quale, qualche mese prima, aveva presentato denuncia in Procura. La querela parlava di un ammanco di oltre 600 mila euro. Poi, a confermare il modus operandi con il quale il promotore avrebbe proceduto alla sistematica spoliazione dei risparmi dei propri clienti, si era aggiunto il caso - finito al centro di un esposto depositato già lo scorso ottobre - di una coppia di risparmiatori, entrambi pensionati e residenti nel Pordenonese, ritrovatisi con un “buco” calcolato tra i 200 e i 300 mila euro. Soldi letteralmente spariti nel nulla.

I dettagli dell'inchiesta saranno illustrati stamani in una conferenza stampa indetta dalla Guardia di Finanza di Pordenone.

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