Boyhood, elogio alla vita raccontato in 12 anni

SCIENZE UMANE PERCOTO. Spettacolarizzazione dell'esistenza. Un elogio alla vita. Nel 2002 il regista Richard Linklater ha scelto un bambino di soli 8 anni, Ellar Coltrane (che nel film interpreta il...
Di Nicoletta Simoncello

SCIENZE UMANE PERCOTO. Spettacolarizzazione dell'esistenza. Un elogio alla vita. Nel 2002 il regista Richard Linklater ha scelto un bambino di soli 8 anni, Ellar Coltrane (che nel film interpreta il ruolo di protagonista: Mason jr.), e da allora in poi, lungo i successivi 12 anni, ha scritto la storia del cinema. Le riprese sono durate sino al 2013 ma il film è girato in soli 39 giorni. Anno dopo anno, infatti, il regista ha radunato il cast. Un autentico atto di coraggio. Da quello sguardo blu e spensierato del protagonista, Richard Linklater ha intessuto l'ordito di un viaggio destinato a diventare uno spettacolo drammatico. Sulla scena nient'altro che la nuda evoluzione della vita, dall'infanzia alla soglia dell'età adulta. Lo spettatore partecipa in modo diretto ed empatico al difficile rapporto che vive Mason in relazione con la sorella maggiore, Samantha (Lorelei Linklater), e con i genitori separati, Mason sr. e Olivia (Ethan Hawake e Patricia Arquette). Segue l'emergere e il delinearsi dei diversi tratti psicologici che prendono forma, vive un'avventura all'interno della quale ognuno di noi può immedesimarsi. Sullo sfondo resta la sagoma dell'attuale società americana, che si rivela essere una comunità smarrita a causa del susseguirsi di diversi eventi quali l'11 settembre e l'elezione del presidente Barack Obama.

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