Bosco Efa restituito alla città: sarà aperto per la prima volta

La “Foresta del mare” si estende, tra viale Centrale e via Tarvisio, su 200 mila metri quadrati di terreno Ciubej: «Siamo giunti alla fine di un lungo iter burocratico, ora manca solo il via libera della Regione»



Il “polmone verde” che divide a metà la località di Lignano Sabbiadoro, e che si estende in 200 mila metri quadrati di terreno, sarà sistemato e reso accessibile al pubblico, per la prima volta in assoluto. Non si parla di Riviera Nord. Ma del bosco centenario di proprietà dell’Efa, vero e proprio cuore della città marittima: a circa 200 metri dall’inizio dell’arenile, è compreso tra il viale Centrale e via Tarvisio. Da Pineta si estende fino a Sabbiadoro: sarà aperto per tutta l’estate, in orario diurno.

Il progetto

Si entrerà, da vial viale Centrale, passando attraverso un arco realizzato ad hoc. Sono molteplici le azioni funzionali alla restituzione della “Foresta del mare” – come l’ha definita l’agronomo che l’ha studiata in ogni dettaglio, Enrico Cottignoli – a residenti e turisti: per la riapertura dell’area verde saranno necessari gli interventi di completamento della recinzione (per ragioni di sicurezza), di messa a punto della rete antincendio, di sistemazione delle vie di fuga, di posizionamento della cartellonistica, di collocazione di una struttura per il personale di sorveglianza in corrispondenza dell’ingresso e della ristrutturazione di un fabbricato per i servizi igienici.

Natura al primo posto

Grazie al bosco, che riveste un rilevante interesse naturalistico per la presenza di specie arboree, arbustive ed erbacee che nel corso dei decenni si sono evolute, turismo e ambiente verranno promossi di pari passo. Dei 20 ettari composti principalmente da pini neri e marittimi, pioppo bianco e leccio nostrano, ne verrà salvaguardata la valenza naturalistica: l’operazione implementerà l’offerta turistica regionale, alla quale sarà associato un progetto didattico sull’educazione ambientale. Nella quiete del bosco, si potrà passeggiare lungo i camminamenti naturali già presenti, leggere le caratteristiche delle varie specie di flora presenti nel sito, sostare nelle panchine installate lungo i percorsi e fare anche attività fisica. Nell’ideazione delle molteplici iniziative proposte collaboreranno, oltre che il Comune, la Regione e l’Efa, anche l’Università di Udine e l’Università della terza età.

La storia

Rilevante è anche l’aspetto storico che sarà valorizzato. Il piano arboreo, composto da una pineta ricostituita a partire dalla fine del XIX secolo e completata verso la metà del XX secolo con interventi di difesa, bonifica e valorizzazione ambientale della penisola lignanese, si trova in un’area che comprende edifici di interesse storico-architettonico, tra cui quello della colonia per bambini progettata dall’architetto Pietro Zanni, realizzata nel ’39 e che dopo il ’47 fu anche un centro per esuli ed ex prigionieri di guerra.

il comune

«Dopo un tortuoso e lungo iter di carattere burocratico, siamo arrivati alla fine e ora aspettiamo dalla Regione la sdemanializzazione della pineta. Il via libera, in poche parole – annuncia soddisfatto l’assessore all’Ambiente Paolo Ciubej –. Lignano avrà fin da subito un polmone verde. Auspico che anche Riviera Nord possa essere resa pubblica tenendo conto delle legittime aspettative dei privati».

Cautela dell’efa

«La necessità si sistemare l’area è stata dettata in primis per garantire la maggiore sicurezza possibile – spiega Giancarlo Cruder, presidente Efa –. Ma poi abbiamo anche deciso di porre l’area a risorsa della città. Dalla Regione abbiamo già ricevuto 150 mila euro, ma i costi per la gestione saranno tanti, come gli ostacoli burocratici: il rischio che il bosco rimanga chiuso non è ancora stato “debellato”». —



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