Borsa di studio, due ex aequo L’Us ringrazia per il sostegno

SPILIMBERGO. Il modo migliore per ricordare un grande uomo prima che un grande sportivo realizzando qualcosa di utile legato alla sua memoria: questo lo spirito con il quale si è ripetuto ieri l’appuntamento con la cerimonia di consegna della borsa di studio riservata ai ragazzi del settore giovanile dell’Unione sportiva Spilimbergo e intitolata alla memoria dell’allenatore Elver Bisaro, prematuramente scomparso.
Un appuntamento, reso ancora più speciale dal fatto che, dopo lo stop dello scorso anno, dovuto alle difficoltà economiche del club sportivo, come spiegato dal presidente Rudy Bremer, questa quarta edizione è stata resa possibile grazie a due giovanissimi ex calciatori dell’Us, i fratelli Giovanni e Tommaso Rigutto, i quali, attivandosi in una raccolta di fondi fra parenti ed amici, hanno deciso di devolvere la somma ricavata alla società sportiva, alla memoria del nonno scomparso lo scorso anno. A loro è andato il rigraziamento della società sportiva.
Due gli ex aequo per la borsa di studio, quantificata in 250 euro: si tratta di Davide Donda della categoria Allievi e Mattia Donolo della categoria Giovanissimi. Segnalati Alessio Rivetti, Matteo Cominotto, Alessandro Donolo e Alberto Ales. Presenti alla cerimonia di consegna della borsa di studio il sindaco, Renzo Francesconi, il vice Enrico Sarcinelli, l’assessore Marco Dreosto, il consigliere regionale Armando Zecchinon, il consigliere regionale del Coni Giancarlo Caliman e la professoressa Gladia Cozzi per l’ufficio scolastico regionale. Tra il pubblico la moglie di Bisaro, Patrizia, e la figlia, Federica, lei stessa oggi “mister” dei piccoli della scuola calcio città di Spilimbergo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto








