Bomba d’acqua, allagamenti ad Azzano

In meno di venti minuti 28 millimetri di pioggia, vigili del fuoco e protezione civile mobilitati. L’allerta di Putto su Fb

AZZANO DECIMO. Effetto di un acquazzone di metà maggio: le strade diventano piscine e gli scantinati si allagano, facendo temere il peggio. È accaduto ieri pomeriggio nell’azzanese ed è scattata la pre-emergenza, mobilitando i vigili del fuoco e la protezione civile, come ha evidenziato il primo cittadino, Marco Putto, sul proprio profilo Facebook.

Un flash in tempo reale: «Scroscio intensissimo presso incrocio tra via Primo Maggio e via Santa Croce. Strada e seminterrati allagati. Protezione civile all’opera». Si è trattato di un episodio circoscritto e di durata relativa, tanto che in breve l’allerta è rientrato. Ma l’attenzione resta alta, visto il quadro meteo.

Nella zona tra Azzano e Chions oltre alla pioggia, intensa e concentrata, è caduto anche qualche chicco di grandine. Le chiamate ai vigili del fuoco per sopralluoghi di allagamento sono giunte attorno alle 16.30, in particolare dalle vie Martiri, Roma e Dei Gelsi ad Azzano: l’acqua aveva cominciato a fluire nei seminterrati, destando preoccupazione.

Più di qualcuno, visto il ripetersi dei fenomeni meteo – con i problemi conseguenti – s’è posto degli interrogativi; sul clima cambiato, soprattutto sulla scarsa tenuta del territorio di fronte a questi eventi. Sul profilo Fb del sindaco Putto sono in breve comparsi commenti. Si è chiesta Sandra De Roit: «Com’è possibile una cosa del genere per sei gocce di pioggia... Qui c’è qualcosa che non va».

Ha osservato Andrea Brusadin: «Azzardo in base alle piogge orarie dell’Osmer: circa 28 millimetri, che se sono caduti in meno di venti minuti corrispondono a un evento con frequenza di accadimento fra i cinque e i dieci anni. Quindi un bel colpo, non certo “sei gocce”».

L’intensità delle piogge è mutata rispetto a un tempo. Ciò ha messo in crisi nei comuni i sistemi di smaltimento delle acque piovane, sottodimensionati e vetusti, da cui gli allagamenti stradali. Porvi rimedio in maniera radicale, visti i costi, è praticamente impossibile.

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