Bolzonello: l’interporto modello per il Fvg
L’interporto-centro ingrosso di Pordenone si è riposizionato nello scacchiere regionale e nazionale ed è ora un punto di riferimento per la logistica in Friuli Venezia Giulia. Ma è necessario che questo polo faccia da traino alla piattaforma-regione, approfittando anche dei fondi che l’Europa sta mettendo a disposizione del nostro territorio.
È quanto è emerso dal convegno organizzato dal Lions Club di Sesto al Reghena a Zoppola. Al centro del dibattito la logistica vista come volano dell’economia. A tirare le fila il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello. «Dobbiamo superare le logiche puntuali – ha detto Bolzonello – e valorizzare in modo aggregato tutte le realtà esistenti in regione. Pordenone in questo momento sta ampliando il proprio raggio di azione sia con la ferrovia checon l’apertura a est verso l’area balcanica. Uno sprone, questo, che deve servire a esempio per gli operatori della logistica del Friuli Venezia Giulia e che pungoli le singole realtà del nostro territorio, evitando competizioni che porterebbero a un indebolimento del sistema».
L’esponente dell'esecutivo Serracchiani ha chiesto a tutti di fare squadra per superare dannose concorrenze e ha spinto il piede sull’acceleratore affinché si segua la scia di chi – come l'Interporto di Pordenone – sta correndo alla ricerca di nuovi mercati di sbocco, siglando accordi commerciali con altre realtà internazionali. Bolzonello ha inoltre ricordato che l’Europa ora sta mettendo a disposizione del settore notevoli quantità di risorse, «un’opportunità che dobbiamo cogliere al volo per guidare il cambiamento della nostra regione. L’operazione va portata avanti con il contributo di enti ed associazioni che vogliono condividere questo percorso di crescita».
Dopo l’introduzione del presidente di Interporto Giuseppe Bortolussi, sul futuro economico della regione e dell’area pordenonese si sono soffermati i docenti Giacomo Borruso e Rocco Giordano. Prendendo spunto da un recente studio dell’Istituto Tagliacarne che vede il Friuli Occidentale al primo posto in regione per il benessere collettivo, Borruso ha detto che ci sono le condizioni per il rilancio della provincia, tenendo conto anche della positiva situazione congiunturale nazionale. Un primo passo è già stato compiuto dall’Interporto con l’avvio dello scalo merci ferroviario, che accrescerà le opportunità di business, al quale si aggiunge il corridoio Italia-Serbia. Due infrastrutture che vengono viste come un’occasione di lavoro dagli autotrasportatori e non come una minaccia. Fondamentale, secondo Giordano, per compiere il salto di qualità, sarà aggredire i mercati dei Balcani e dell’Asia, che valgono ora il 10 e il 15 % dell’export regionale.
Per il presidente di Finest Mauro Del Savio l’intermodalità è la carta vincente per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese.
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