Bollo auto e redditi: 46 mila “richiami”

UDINE. Stretta sui controlli fiscali: migliaia di friulani nel mirino dell’Agenzia delle entrate per il mancato pagamento del bollo sull’automobile e per le dichiarazioni dei redditi incomplete e inesatte.
Sono circa 1.500 e si chiamano “compliance” le comunicazioni spedite via pec o tramite posta ordinaria che in questi giorni i contribuenti del Friuli Venezia Giulia – 670 soltanto nel capoluogo friulano – stanno ricevendo nella cassetta delle lettere e nelle proprie caselle email per non aver dichiarato, tre anni fa, in tutto o in parte, i redditi percepiti nel 2013.
A queste, si aggiungono i 45 mila 766 atti di accertamento inviati soltanto a Udine e in provincia per il recupero della tassa auto 2014, su un totale di 101 mila 227 segnalazioni indirizzate a livello regionale, delle quali 1.800 sono state annullate.
Redditi di fabbricati o derivati dalla locazione di immobili, da lavoro dipendente e assimilati, ma anche, tra gli altri, redditi percepiti da lavoro autonomo, d’impresa, partecipazioni in società e assegni periodici corrisposti dal coniuge o ex: attraverso l’incrocio dei dati relativi a queste “categorie” sono state riscontrate alcune incongruenze nelle documentazioni riferite al 2013 e sono scattati controlli e verifiche a tappeto.
L’Agenzia delle entrate scrive così ai cittadini per evitare l’avviso di accertamento e dare la possibilità di giustificare l’anomalia registrata presentando una dichiarazione integrativa rispetto a quella consegnata. Una “cortesia”, insomma, per mettersi in regola approfittando della riduzione delle sanzioni previste dal ravvedimento operoso.
Delle 1.501 segnalazioni inviate in Friuli Venezia Giulia, il numero maggiore, come detto, riguarda Udine con 670 segnalazioni, seguita da Trieste (312), Pordenone (360) e Gorizia (159). I contribuenti che si ritrovano la lettera – sempre per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi – vedono indicati tutti gli elementi che hanno originato la discordanza segnalata in un dettagliato prospetto informativo.
I più “telematici”, ovvero quelli già attivi sul sito dell’Agenzia con un profilo, troveranno la documentazione nel “cassetto fiscale”, con i relativi chiarimenti e un ulteriore prospetto “precompilato” relativo al quadro dichiarativo da rettificare o integrare.
Dopo aver ricevuto la comunicazione, i cittadini potranno – come ricorda la stessa Agenzia delle entrate – rivolgersi a uno dei centri di assistenza multicanale, chiamando i centralini dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, oppure recandosi agli uffici territoriali della direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate.
Altro tasto dolente sul quale l’istituto preposto agli accertamenti fiscali ha acceso i riflettori riguarda il mancato pagamento dei bolli auto. Oltre 100 mila le segnalazioni inviate in regione di cui più di 45 mila, quasi la metà, sono state inviate tra il capoluogo e la provincia udinese.
L’Agenzia, qualora il pagamento del tributo non risulti effettuato nella misura e nei termini previsti, provvede a notificare l’atto di accertamento al contribuente, il quale ha sessanta giorni di tempo per procedere al versamento.
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