Bocciato, vince il ricorso e gli fanno rifare l’esame

Pordenone. Studente dell’Itc Mattiussi dovrà ripetere la prova orale prima di San Silvestro. Sono stati rilevati vizi di forma. Già nominata una nuova commissione

PORDENONE. Bocciato all’esame di Stato nell’Itc Mattiussi, fa ricorso al Tar e vince.

Maturità bis prima di San Silvestro per un candidato al diploma di ragioneria 2016 in via Rive Fontane a Pordenone, dove la prova orale sarà sostenuta davanti a una commissione con presidente Giovanni Della Torre e commissari esterni neonominati dall’Ufficio scolastico.

Gioca il tutto per tutto lo studente che ci riprova dopo cinque mesi e, intanto, si è iscritto alla classe quinta A 2016-2017 da ripetente.

A luglio due erano stati i respinti all’esame di Stato in quinta Asia, nell’Itc Mattiussi: la commissione presieduta da Mario Donno con gli esaminatori esterni Maria Teresa Catucci, Maria Teresa Zanolin e Franca Pielli non li ha ritenuti maturi.

La famiglia dello studente ha deciso di ricorrere ai giudici del Tar e ha vinto: sono stati rilevati vizi di forma (in una griglia di valutazione, nelle struttura della terza prova scritta e pare qualche firma in meno e scritti a matita).

Quindi azzerata la commissione e riammesso il candidato alla prova bis dell’orale dai giudici del Tribunale amministrativo regionale. La studentessa respinta, invece, non ha presentato ricorso al Tar e sta ripetendo l’anno scolastico.

La stessa commissione dell’Itc Mattiussi era attiva anche nell’Isis Marchesini, dove c’è stata un’altra bocciatura. A Sacile stavolta non è stato presentato ricorso al Tar.

Era stato inoltrato, invece, alcuni anni fa quando una commissione d’esame non aveva rilasciato il diploma, ma una certificazione, a una candidata disabile.

Anche in quel caso la commissione e la presidente erano state sostituite e il dirigente Sergio Chiarotto aveva risolto la situazione.

Nel Mattiussi la commissione presieduta da Giovanni Della Torre è stata nominata dopo la battaglia legale. Il candidato ha presentato ricorso perché è convinto di essere stato vittima di un’ingiustizia: l’amara sorpresa per lui era stata davanti ai tabelloni dei risultati, con la doccia fredda della bocciatura.

Il tribunale lo ha accolto, ordinando che fosse ripetuto l’esame per la parte della prova orale. La faccenda è seria anche dal punto di vista economico.

Il ricorso al Tar ha un prezzo: intorno a 3 mila euro. In caso di promozione, poi, lo studente potrà iscriversi all’università?

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