Blitz al parco Baden Powell: emessi 16 decreti di fermo

L’operazione della Squadra mobile coordinata dal pubblico ministero Tito. Il dirigente Ortolan: già in carcere 13 persone, in gran parte richiedenti asilo

UDINE. Il mercatino della droga apriva i battenti verso le 8 del mattino al parco Baden Powell e richiamava studenti da tutta la città. La sua attività è stata monitorata dagli uomini della Questura. Mercoledì è scattato il blitz degli uomini della Squadra mobile, coordinati dal vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan per l’esecuzione di 16 decreti di fermo nei confronti di altrettanti cittadini stranieri.

Le indagini, avviate la scorsa estate, hanno subito un’accelerazione a dicembre in seguito alla presentazione di un esposto. A coordinare l’inchiesta della Procura della Repubblica, che ha portato alla luce un mercato di stupefacenti gestito da extracomunitari arrivati in Friuli con l’emergenza nordafrica come richiedenti asilo, è stato il procuratore aggiunto Raffaele Tito.

Così è scattata l’operazione “Mafeking”. Il nome ricorda la battaglia vinta dal colonnello Baden Powell, cui è intitolato il parco cittadino, dopo sette mesi di assedio alla cittadina di coloni inglesi nel confine nord orientale fra la Colonia del Capo e la repubblica boera del Transvaal, nel 1899.

Tanto è durato l’assedio al parco ormai divenuto un mercato per la droga. La marijuana arrivava in palle di cellophane da 50 grammi l’una. Erano nascoste sotto le panchine, nei cestini dell’immondizia, sotto le siepi in un’area verde dove le famiglie udinesi non avevano più diritto di cittadinanza. Il primo arresto è scattato nel settembre scorso quando un cittadino del Benin è stato preso con 66 grammi di droga.

Da allora è partito il monitoraggio e nell’ultimo mese la videosorveglianza nel parco che ha documentato 250 cessioni. Una quarantina i sequestri effettuati. In un caso un ragazzo udinese di 17 anni è stato trovato con 44 grammi di marijuana ed è stato denunciato. Una decina di uomini hanno lavorato alle indagini.

Fino a mercoledì mattina, quando è scattato il blitz. Un’ottantina gli agenti della Questura che hanno fatto irruzione nel parco dove è stato arrestato Osazee Omoragle, cittadino ghanese di 32 anni, sorpreso in fragranza di reato. Nel corso del blitz sono state eseguite 20 perquisizioni, sequestrati 200 grammi di marijuana e 3.500 euro in contanti.

La Procura ha emesso 16 decreti di fermo, fino a ieri ne sono stati eseguiti 13. Si tratta di Dennis Boakye (19 anni), Deniel Boadi (31), Sumaila Baba (219, Dadzie Kasamdah (229, Ali Tahiru (18), il gia citato Omoragle, Maxwell Mansah (36 anni), Yakubu Issah (40), Osman Yahya (24), Obinna Imoh (29), Muhammed Emmanuel (1991), Gholami Sakhy (22) e Nwalozi Prince Herni (31) cittadini ghanesi e nigeriani e un afghano, tutti accusati di spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di minori, tranne Nwalozi, che riforniva gli altri. Gli indagati sono stati suddivisi fra il carcere di Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste. Oggi le udienze di convalida.

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