Blasi rilancia e si aggiudica Tonutti Wolagri per 2,4 milioni

UDINE. Con un rilancio dell’ultimo minuto, Luigi Blasi si aggiudica la Tonutti Wolagri spa attraverso la controllata Ntw srl.
Rispetto ai 920 mila euro messi sul piatto dalla Zoomlion Tonutti srl (riconducibile alla famiglia Tonutti, alleata con soci cinesi) per il riscatto dal fallimento, l’aggiudicazione ha più che raddoppiato la posta, arrivando a sfiorare i 2,4 milioni. Adesso c’è un mese di tempo per saldare la quota alla curatela.
Dopo l’aggiudicazione, il rientro in fabbrica pare non essere ancora vicino a Remanzacco. Perché l’immobile è di proprietà della Tonutti Group, a sua volta fallita, e quindi in mano alla curatela. La Ntw, che fino al 31 luglio è in affitto d’azienda, da diversi mesi lamenta l’inagibilità di alcuni locali. E la situazione resta immutata anche ora.
La crisi di uno dei colossi italiani delle macchine agricole si mostra in tutta la sua durezza nel 2014 - 150° anno dalla fondazione della società - quando Friulia nega un fido di 3 milioni all’allora proprietario Carlo Tonutti. Nel medesimo anno l’accordo con Maschio (colosso già presente in Friuli dopo l’acquisto della Gaspardo) sfuma di un soffio. E l’imprenditore friulano guarda a Sud e alla Bargam group di Luigi Blasi.
La firma per la cessione del 50 per cento dell’azienda a Blasi è datata 28 febbraio. Tonutti accorda un pagamento dilazionato in quattro rate annuali. La prima viene subito versata e con la liquidità in tasca il lavoro può ripartire. Ma iniziano i problemi fra i soci.
E scoppia anche una bomba carta davanti alla sede di Remanzacco. Alla fine di settembre la famiglia Tonutti presenta le dimissioni in massa da tutte le cariche in azienda. In plancia sale Blasi, ma nel frattempo il suo entourage ha già portato i libri della società in tribunale innescando un effetto domino che alla fine costerà proprio a loro la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale di Udine.
Fino all’epilogo di ieri. Quando i due pretendenti si sono ritrovati ancora una volta faccia a faccia davanti alla curatela. A spuntarla è stato Blasi, mentre in plancia alla Ntw (acronimo di New Tonutti Wolagri) resta saldo il suo uomo di fiducia, Antonio Pizzi, che della Ntw è l’amministratore delegato.
È lui a ricordare che «sullo stabile di Remanzacco pende un procedimento per accertamento tecnico preventivo davanti al tribunale di Udine. Rimettiamo a un perito nominato dal giudice la rilevazione dei difetti esistenti, che purtroppo non hanno consentito di attuare appieno il piano di investimenti e assunzioni che, invece, ha trovato regolare esecuzione nella sede di Suzzara».
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