Bioman, partiti gli espropri per la rete di teleriscaldamento

E’ partita la prima fase relativa all’iter che porterà agli espropri per realizzare la rete di teleriscaldamento a Maniago, progetto che contempla un investimento di 4,5 milioni di euro. In regia c’è la Bioman, azienda che tratta la frazione umida del rifiuto. La rete di 4 chilometri permetterà il collegamento prima di tutto degli edifici municipali, tra cui le numerose strutture della Cittadella dello sport, quindi di quelle dei privati che manifesteranno interesse.
Due le strade interessate dal cantiere: la Vivarina, lungo la quale sorge l’impresa, e via Pordenone, che è la regionale 251. I privati interessati dagli espropri avranno trenta giorni di tempo per presentare le osservazioni al piano.
A illustrare le tempistiche relative alla realizzazione del piano è l’azienda. «Per metà anno contiamo di chiudere le procedure relative agli espropri – ha detto la proprietà –. Il 2020 sarà dedicato alle pratiche amministrative, mentre nel 2021 contiamo di concentrarci sul cantiere. Questo il cronoprogramma di massima, salvo accelerazioni. Per esperienza, comunque, anche se tutto dovesse filare via liscio, sono necessari non meno di sei mesi per completare la fase espropriativa». Il punto di partenza della rete di teleriscaldamento è l’area in cui è ubicato l’impianto della Bioman. In quest’ultima verrà creata una centrale termica a servizio della rete, che sarà suddivisa in diversi stralci funzionali e verrà collegata a edifici pubblici e privati del comune di Maniago, sostituendo le tradizionali caldaie a combustibile fossile.
Come hanno spiegato i vertici di Bioman, il fluido vettore scelto per questo progetto è l’acqua. La rete di distribuzione sarà costituita dall’insieme di tubazioni principali e secondarie, che convogliano l’acqua della centrale termica di produzione del calore e pompaggio alle sottostazioni degli utenti. Il progetto del teleriscaldamento aveva ottenuto il via libera dal consiglio comunale di Maniago, coi soli voti favorevoli della maggioranza di Andrea Carli. Un piano di cui si parla da anni e che non ha mancato di far discutere. Nel 2018, la Regione aveva autorizzato anche costruzione ed esercizio di un nuovo impianto di produzione di biometano in capo alla Bioman. L’azienda allora aveva parlato di possibili nuove assunzioni e di un bonus per i residenti che cambieranno veicolo, passando da un mezzo a gasolio o benzina a uno a metano. L’azienda aveva fatto sapere che il distributore verrà messo a disposizione dei cittadini di Maniago e del territorio. «Il Comune ha chiesto di facilitare il passaggio dai mezzi a combustibili fossili a quelli a biometano: una richiesta che abbiamo accolto di buon grado – aveva dichiarato la società al momento dell’annuncio del piano –. Il metano ricavato da questo processo è di ottima qualità e non è il solo elemento che verrà ricavato: grazie a un ulteriore stadio di lavorazione, dal biogas verrà estratta l’anidride carbonica he potrà essere commercializzata per scopi alimentari». —
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