Biogas, protesta a San Foca «L’aria è già puzzolente»

SAN QUIRINO. Da una decina di giorni l’abitato della frazione di San Foca di San Quirino è alle prese con odori di insilato, il prodotto della conservazione (insilamento) di foraggio e di cereali, che impregnano l’aria soprattutto nella prima mattinata. A segnalarlo sono stati diversi cittadini, alcuni dei quali si sono rivolti al comitato per la salvaguardia di San Foca, che da mesi sta seguendo da vicino il caso del nuovo impianto di biogas da un megawatt, avviato con l’inizio dell’anno in località Partidor. Le puzze si sentono per lo più intorno alle 8 del mattino e vanno avanti per un ora circa. Le sente molto forti chi abita nelle vicinanze dell’impianto, a circa 300 metri, ma anche chi sta oltre, anche a 600 metri, o chi costeggia la provinciale. «L’odore si sente di già – conferma Giovanna Casalini, del comitato –, nonostante le temperature basse, e ci chiediamo come sarà questa estate. Tutto è cominciato una decina di giorni fa e questa puzza c’è quasi ogni mattina. Stiamo raccogliendo segnalazioni e lamentele da tanta gente e l’invito è quello di riportarle alle forze dell’ordine o al Comune perché facciano le verifiche del caso». Tra i residenti, l’associazione tra l’odore di insilato e l’avvio dell’impianto di biogas scatta automatica, se non altro in quanto i tempi coincidono. La centrale utilizza biomasse di origine agricola vegetale (mais) per la produzione di energie. «L’odore che si sente è quello tipico di insilato di mais mescolato ad altro che non si riesce ad identificare – spiega Casalini –. Per questo presumiamo arrivi da là, anche perché nelle vicinanze dell’impianto è più forte».
Ma non è la sola puzza con cui i sanfochesi si vedono costretti a convivere. «Ci sono anche gli odori delle tre porcilaie – riferisce Casalini – e di questi tempi anche quello di liquami, che il regolamento comunale di polizia rurale consente di spargere sul terreno».
Odori in questo caso di letame o anche di pollina, il concime organico ottenuto dal riciclaggio per trattamento industriale delle deiezioni degli allevamenti avicoli. «Con questi ultimi conviviamo nostro malgrado – la rappresentate del comitato –, mentre ci preoccupa questo nuovo odore di insilato nell’aria». Da ottobre, quando si è costituito, il comitato combatte contro l’amministrazione comunale che l’ha avvallato e contro la conferenza dei servizi che ha rilasciato l’autorizzazione all’impianto di biogas. Seppure il sindaco abbia più volte dato garanzia che tutto è in regola, come componente del coordinamento regionale difesa ambientale (la rete di comitati, movimenti e singoli cittadini che si adoperano per la salvaguardia dell’ambiente), il comitato non sta tranquillo e ha in previsione altre iniziative, che al momento rimangono segrete. Preoccupati per la regolarità e la salubrità del tutto sono anche le minoranze consigliari e, in Regione, il consigliere del Pd, Paolo Pupulin, che con un’interrogazione ha chiesto al governatore Renzo Tondo siano fatte verifiche sul sito.
Milena Bidinost
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto