Bimba morta in chiesa, il racconto del religioso che era con lei: «Ecco come è andata»

Udine, il direttore spirituale dell’educandato: è un dolore straziante. «Schumacher si è fatto male sciando, ma qui non c’è logica»

UDINE. «Non so se in duemila anni di Cristianesimo è mai capitata una fatalità del genere». È ancora sotto shock padre Ioan Marginean-Cocis quando accetta di raccontare cosa è accaduto giovedì pomeriggio, 21 novembre, nella chiesa di Santa Chiara.

«Provo un dolore straziante, sto tremando, sono vicino alla famiglia, lo scriva voglio farglielo sapere». Il direttore spirituale dell’educandato Uccellis, la scuola frequentata da Penelope Cossaro, la bambina della seconda A morta schiacciata dall’acquasantiera, non riesce a spiegare l’accaduto proprio perché «non c’è una spiegazione, non c’è logica in quanto è successo».

Nominato dall’arcivescovo così come prevede lo statuto dell’educandato, il religioso ricorda solo di aver sentito un rumore e quando si è girato era troppo tardi perché Penelope e l’acquasantiera erano già a terra.

«Penelope ha allungato le manine per prendere l’acquasanta – ripete –, nella chiesa non c’è nulla di pericoloso, è tutto a norma. Abbiamo rimandato l’attività extra curriculare di due settimane per assicurarci che fosse tutto in regola».

Padre Ioan è scosso, gli trema la voce, dentro di sé continua a riavvolgere le immagini della tragedia sperando di capire perché quell’acquasantiera «è caduta in un momento».

«Giovedì abbiamo fatto la lezione più bella di sempre – – queste le parole del religioso –, era un momento meraviglioso di tranquillità, dopo aver osservato gli affreschi del Quaglio eravamo in preghiera, tutti fermi.

Sopra le nostre teste c’era la Madonna che calpesta il drago, l’avevamo osservata per parlare del bene e del male e i bambini avevano formulato molte domande anche sul significato del confessionale».

Ed è proprio in quel momento di riflessione che è accaduto l’imprevedibile: «Eravamo arrivati al Padre nostro, lo stavamo recitando all’unisono, eravamo tutti lì e ci tenevamo per mano. Nessuno ha spinto l’acquasantiera. I bambini anche in duomo con una mano si tengono e con l’altra vanno a prendere l’acquasanta».

Il direttore spirituale ricorda che la sera precedente (mercoledì scorso) aveva svolto la stessa attività facoltativa con le classi terze.

«La chiesa di Santa Chiara è stata restaurata e restituita alla città pochi anni fa» continua padre Ioan ricordando ancora quella terribile «frazione di secondo». Cerca una spiegazione ma non riesce proprio a trovarla. «L’acquasantiera era di una robustezza tale...» non va avanti, non trova le parole per dire quanto assurda sia questa tragedia che ha privato una mamma e un papà della loro unica figlia. Una bambina di soli 7 anni.

«Penelope era meravigliosa, altruista e responsabile. Era più matura rispetto ai suoi coetanei». Anche padre Ioan si prepara a salutare Penelope per l’ultima volta, i funerali saranno celebrati martedì, alle 15.30, nella cattedrale della città.

Lo assicura quasi a voler rafforzare il legame che lo legava alla piccola che ha perso la vita per fare un gesto assolutamente consueto in una chiesa. Ed è proprio questa certezza a far male al direttore spirituale dell’educandato Uccellis: «Schumacher si è fatto male sciando, ma in questo caso tutto è successo in chiesa, mentre recitavamo le preghiere».

Non si dà pace padre Ioan, come il resto del personale della scuola non riesce ad accettare che un’acquasantiera possa aver ucciso Penelope.

«Anche noi stiamo cercando di capire la dinamica» ripete ricordando la validità dell’attività formativa svolta all’interno della chiesa per favorire l’ascolto dei bambini sottoposti a troppi stimoli. Ora però i bambini dovranno essere ascoltati per superare il lutto, per superare il fatto di aver visto una compagna morire in un modo così assurdo.

«Devono capire che nella vita ci sono le fatalità» spiega padre Ioan dopo aver partecipato all’incontro, organizzato venerdì 22 dalla scuola, con gli alunni, i loro genitori e la psicologa».

E, intanto, è stata stabilita la data dei funerali della piccola Penelope: saranno celebrati martedì 26, alle 15.30, nel Duomo del capoluogo friulano.

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