Big in campo per Giust: lettera di Bolzonello a tutti i pordenonesi
PORDENONE. Alle battute finali il centrosinistra si ricompatta e alza l’asticella. Perché in ballo non c’è solo la vittoria di Daniela Giust in città, ma una catena di comando – per il centrosinistra – che va da Pordenone e arriva a Roma passando, soprattutto per Trieste. E allora la Regione è la prima ad alzare il tiro.
Non solo questa sera Debora Serracchiani sarà in città per chiudere la campagna elettorale parlando di un tema importante quale la legge del “dopo di noi” riservata alle persone disabili (alle 18 in sala Degan): Sergio Bolzonello ha inviato alle famiglie pordenonesi una lettera nella quale spiega perché è importante votare per Daniela Giust.
Ma il centrodestra non intende incassare. E allora Alessandro Ciriani ha deciso di rispondere punto per punto alle accuse degli ultimi giorni in una conferenza stampa (alle 12 al Caffè Municipio) con Massimiliano Fedriga (Lega), Riccardo Riccardi (Forza Italia), il fratello Luca Ciriani (Fratelli d’Italia) e Renzo Tondo (Autonomia responsabile).
«Abbiamo messo a disposizione del territorio centinaia di milioni di euro – ha scritto il vicepresidente della Regione nella lettera in cui invita a votare Giust – per istruzione, formazione, ricerca e sviluppo, parla di “soldi veri” messi per l’ospedale, della cultura finanziata perché, come diceva Zanussi, «un forte tessuto produttivo è tale solo se esiste una base culturale altrettanto importante» e poi entra nel personale: «E pazienza se poi qualcuno dice “Sergio non tutela più Pordenone”, perché la verità sta negli atti e nei risultati prodotti, su cui sono pronto a confrontarmi in ogni momento».
E il sostegno a Giust arriva anche dal parlamentare Giorgio Zanin che, da ex consigliere di minoranza in Provincia, elenca i “difetti” di Ciriani.
«Usa un metodo di governo spartitorio» è il primo appunto nel quale Zanin ricorda per esempio la nomina – su pressione della Lega – del comandante della polizia provinciale (Ndr Samuele Grandin), che diventò oggetto di un esposto. Ciriani poi «Fa pasticci ed è inconcludente su partite importanti» prosegue Zanin citando i casi del catasto strade e della Stu Makò. Il parlamentare aggiunge che il candidato del centrodestra «non cura la regia del territorio».
Gli esempi all’epoca della Provincia? «Il primo è senza dubbio la mancata volontà di esercitare il ruolo che spettava al coordinamento di area vasta in materia di rifiuti».
Infine «è minaccioso e litigioso, è affetto da “minaccite acuta” – ironizza Zanin – ragione per cui anche in campagna elettorale ha annunciato querele ogni due per tre. E poi: come non ricordare la defenestrazione di Pedicini in provincia, e la sofferta frattura di un “signore” come l'ex Presidente del Consiglio Antonio Sartori Di Borgoricco?».
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