Biblioteca da record ma c’è lo spettro Uti

TARCENTO. Problemi in vista per la biblioteca di Tarcento: i buoni risultati che sono stati raggiunti negli anni ora rischiano di essere compromessi a causa delle nuove normative regionali.
Della questione si sta occupando l’assessore alla cultura Beatrice Follador: «La nuova legge regionale 23/2015 sui beni culturali provoca un effetto devastante sui sistemi bibliotecari esistenti, con la previsione di delimitare i loro confini con quelli delle Uti. L’amministrazione regionale in questi anni ha spinto verso la creazione dei sistemi bibliotecari – aggiunge l’assessore –, sostenendo la cooperazione tra biblioteche anche con finanziamenti che hanno permesso la messa in comune di basi e dati bibliografici con numerosi servizi all’utenza, promosso il lavoro in équipe di tanti professionisti dell’informazione sul territorio. Ora, invece fa un passo indietro e obbliga questi istituti a disgregarsi in nome di una logica del tutto incomprensibile».
Una riorganizzazione territoriale che porti Tarcento a gravitare sull’Uti del Torre in sintesi comporterebbe la revisione di percorsi collaudati da tempo e questo rischierebbe di pregiudicare i servizi all’utenza, secondo le preoccupazioni espresse dall’assessore.
La questione sarà senz’altro oggetto di attenzione da parte dell’assessore Follador, anche perché la biblioteca tarcentina presenta buoni risultati se si pensa che durante il 2016 sono stati ben 18 mila i prestiti effettuati, compresi quelli interbibliotecari.
Istituita nel 1968, la biblioteca civica di Tarcento è una delle istituzioni culturali più rilevanti del Comune ed è punto di riferimento per tutta l’utenza del mandamento, da cui affluisce una rilevante parte dei lettori, visto che dispone di un patrimonio di 40 mila documenti. La biblioteca rende inoltre disponibile la consultazione internet sulle quattro postazioni fisse, oltre al servizio wifi. Numerose sono anche le visite delle scolaresche, i bookspot, gli incontri con l’autore che vengono organizzati, senza dimenticare importanti iniziative dedicate ai più piccoli come Nati per leggere: «L’adesione al sistema bibliotecario dell’hinterland udinese – aggiunge Follador – ha ampliato notevolmente i servizi offerti, a partire dal corriere bisettimanale fornito dal Comune di Udine, che ha messo a disposizione degli utenti un patrimonio immediatamente accessibile di quasi 1 milione di testi per l'utenza mediante il prestito intersistemico».
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