Bestemmie in autostrada: inseguiti e multati

Un ragazzo di 23 anni ha perso la pazienza durante un rallentamento sulla A4. Dalla polizia una contravvenzione amministrativa da 102 euro

Inseguiti e multati dalla polizia stradale per “bestemmie”. E’ capitato qualche giorno fa a un gruppo di automobilisti modenesi e ferraresi che stavano percorrendo l’autostrada A4, all’altezza del ponte sul Tagliamento, in provincia di Udine. Uno di loro, nel pomeriggio di giovedì 27 marzo, ha ricevuto un verbale di contravvenzione amministrativa da 102 euro in cui viene richiamato l’articolo 724 del Codice penale “Bestemmia e manifestazioni oltraggiose”. A far scattare la multa sono state le parole pronunciate a voce alta durante una coda provocata da un camion che non poteva proseguire perchè uno dei pneumatici anteriori era a terra.
Il mezzo pesante bloccava completamente una corsia, gli uomini del soccorso stradale erano al lavoro per consentire all’autista di rimettersi in marcia al più presto e gli agenti della Polstrada di Palmanova regolavano il traffico che, ovviamente, andava a rilento proprio per il restringimento provocato dall’avaria del camion.Ad un certo punto, da un’auto che aveva il finestrino abbassato si è sentita una bestemmia pronunciata a voce alta. Un’espressione che non è piaciuta ai poliziotti i quali hanno poi raggiunto la vettura e l’hanno fermata per un controllo.
Al termine delle verifiche, alla multa per la bestemmia se ne sono aggiunte altre due: una per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte di passeggeri che occupavano i sedili posteriori e l’altra perché il conducente - pur avendo assicurato la propria vettura - non aveva con sé il certificato assicurativo. Cinquantasei euro nel primo caso e circa 28 nel secondo. Per un totale di oltre 180 euro.
Uno dei componenti della comitiva ha scritto al nostro giornale per manifestare il suo disappunto. «Desidero informarvi  - si legge nella mail - di quanto avvenuto giovedì all’altezza del ponte sul Tagliamento (...), dove la Stradale ha multato una delle nostre auto - eravamo un gruppo di 8 persone, amici modenesi e ferraresi, e ci stavamo dirigendo verso l’Austria a bordo di due macchine - perché uno di noi, esasperato dalla coda, ha bestemmiato dall’auto che, per il caldo, aveva il finestrino abbassato. Gli agenti hanno sentito e hanno multato il ragazzo per 102 euro, adducendo come motivazione che “bestemmiava ad alta voce contro le divinità ovvero i simboli religiosi dello Stato”. Ora: tralasciando il discorso sull’inopportunità della bestemmia (vorrei vedere voi, in coda...), io credevo di vivere in uno Stato laico». Allegata alla mail c’è la foto parziale della multa in questione, un documento in cui si legge che il destinatario della contravvenzione, un giovane di 23 anni, ha dichiarato di aver bestemmiato soprattutto «per un suo dolore». «Ho sbattuto il polso (mezzo ingessato dopo una caduta in snowboard) sulla leva del cambio e mi sono fatto male - racconta il ragazzo -, di certo non ce l’avevo con gli agenti, come ho spiegato anche a loro. Comunque, mi sembra strano ricevere una multa per un motivo del genere. Sto pensando se fare ricorso oppure no».

 

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