Benzina nel garage, inferno a Fiume Veneto

Prende fuoco una tanica per cause accidentali: distrutte due vecchie auto Una donna intossicata, molta paura nella notte per una trentina di famiglie
Di Enri Lisetto

FIUME VENETO. Un forte botto, le fiamme, le urla, gente in strada e le sirene dei soccorsi. E’ la scena che si è vissuta poco dopo mezzanotte a Fiume Veneto, in via Ermacora.

Secondo una prima ricostruzione, l’incendio s’è innescato da due piccole taniche, una di benzina l’altra di olio, situate nel garage del condominio al civico 33, lo stesso dove alcuni anni fa si era consumato un delitto ancora tutto da chiarire.

Le fiamme si sono immediatamente propagate e hanno distrutto una Fiat Tipo, una vecchia Citroen Saxo (pronta per essere demolita) e un motorino, che erano parcheggiati nel garage aperto. Una Wolkswagen Polo, in sosta poco vicino, è stata lambita dalle fiamme. Nel frattempo tutte le famiglie – 13 nel primo lotto del complesso condominiale e 19 nel secondo – sono scese in strada, mettendo al riparo dalle fiamme quanto potevano.

In questo frangente è esplosa una vecchia bombola (che per fortuna non aveva più gas all’interno), situata nella stessa cantina da dove è scaturito l’incendio; altre due, sono state spostate dai condomini per scongiurare il peggio.

Nel frattempo le fiamme si sono propagate ai tre piani di cui è composta la prima ala del condominio. Il primo e il terzo sono abitati rispettivamente da due famiglie che hanno dovuto trascorrere la notte altrove. Il secondo, invece, nel quale maturò pochi anni fa un delitto, è tuttora disabitato.

Sul posto sono giunte tre squadre dei vigili del fuoco di Pordenone, i carabinieri della stazione di Fiume Veneto (che si trova a poche decine di metri) col comandante maresciallo Luigi Sciocchetti e il comandante della Compagnia carabinieri di Pordenone capitano Nicola Di Ciano.

In un primo momento sono state valutate dai militari dell’Arma sia l’ipotesi di un’azione dolosa sia quella di un incidente. Quest’ultima, in seguito agli accertamenti eseguiti nella giornata di ieri dai vigili del fuoco, sembra prevalere. Potrebbe essere stata la marmitta ancora calda del motorino o una sigaretta lasciata accesa nei garage vicino alla panca dove erano state appoggiate le due taniche di combustibile, a fare da innesco. Le indagini sono cominciate immediatamente con la raccolta delle testimonianze sul posto e nella vicina caserma. Del fatto è stato informato il pubblico ministero di turno Federico Facchin.

Mentre una donna di 39 anni cercava di raccogliere alcuni effetti personali nell’appartamento del terzo piano, ha accusato un malore dovuto probabilmente all’intenso fumo che si è sprigionato. Portata all’ospedale di Pordenone con l’ambulanza del 118 per un principio di intossicazione è stata medicata, ma non è in pericolo di vita. Non è stato facile per le forze dell’ordine tenere lontani i residenti e i tanti curiosi. In strada si sono riversate decine di persone: «Abbiamo sentito un forte botto, poi le fiamme alte decine di metri, che coprivano la facciata dello stabile condominiale. Abbiamo prima portato via le bombole del gas per evitare il peggio e tentato di salvare il salvabile delle case».

L’incendio ha provocato l’interruzione dell’energia elettrica in entrambi gli stabili condominiali. Ieri mattina i danni delle fiamme erano visibili sulle pareti esterne dell’edificio e ad alcuni serramenti che sono stati letteralmente sciolti dal calore. Rotte anche alcune finestre. Lo stabile non presenta problemi strutturali, ma servono dei lavori di manutenzione prima di far rientrare le persone. L’odore di fumo ha impregnato i muri del caseggiato.

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