Beato Odorico da Pordenone, i segreti dell’itinerario in Cina

PORDENONE. Navigando nel web, in quel mare magnum di informazioni veicolate dalla rete in cui non è spesso facile raccapezzarsi, la sorpresa. Digitando “Itinerarium de Mirabilibus Orientalium Tartarorum” si apre un mondo: quello legato ai libri antichi, soprattutto al viaggio in Cina del Beato Odorico da Pordenone.
Un mondo meno accademico e più vicino a chi con i manoscritti quattro-cinquecenteschi ha poca confidenza grazie, ora, all’iniziativa di tre autori e di un’associazione pordenonese, la Cintamani, molto attiva da anni nel panorama culturale del Friuli occidentale.
All’Odorico e a quel viaggio in Oriente Cintamani ha dedicato un volume che verrà presentato martedì 1 dicembre, alle 18, nell’ex convento di San Francesco a Pordenone.
Si tratta della traduzione italiana di un manoscritto in medio francese, redatto nei primi decenni del 1400 per il duca di Borgogna Giovanni Senza Paura e attualmente conservato a Parigi, nella Biblioteca nazionale di Francia. Il volume nasce dalla collaborazione tra il professor Carlo Vurachi (traduzione), il professor Paolo Cicconofri (testi e redazione) e Giulio Cesare Testa, pioniere degli studi sul Beato sin dal 1965, cui si deve la post-fazione. Il testo è illustrato da oltre trecento immagini che ne agevolano la comprensione.
Ne risulta una sorta di moderna “guida turistica” del viaggio del Beato pordenonese, la quale introduce alla letteratura odoriciana, sinora quasi esclusivamente specialistica.
Un volume volutamente accessibile a tutti, in particolare ai giovani, con l’auspicio «che possa diventare un sussidio didattico a uso delle scuole superiori per diffondere la conoscenza del Beato pordenonese, sempre più riconosciuto un vero gigante della sua epoca».
Il Beato Odorico da Pordenone, nato a Villanova attorno al 1280 e divenuto frate francescano, intraprese il viaggio in Cina nel 1318 e rientrò in patria nel 1330, lasciando un dettagliato resoconto, concretizzatosi, per l’appunto, nell’“Itinerarium de Mirabilibus Orientalium Tartarorum”, più comunemente noto come “Relatio”.
Il testo suscitò grande interesse e di esso se ne fecero diverse versioni, che i molteplici codici conosciuti, sparsi in varie sedi italiane ed europee, testimoniano. L’uscita del volume cade in un momento di grande fervore attorno al Beato pordenonese, sia per il progredire della causa di canonizzazione, sia per le iniziative promosse per celebrare l’anniversario dell’inizio del suo straordinario viaggio.
L’associazione Cintamani – editrice del volume – ha inteso dare un proprio contributo alla lettura di una delle maggiori figure del nostro territorio che, con la sua “Relatio”, testimonia gli intensi rapporti tra il mondo europeo e quello orientale.
E’ anche un omaggio alla città di Pordenone «che – si sottolinea – sin dalle sue origini storiche, si dimostra aperta alle relazioni col mondo, vocazione che tuttora la caratterizza, ben simbolizzata nello stemma del Comune».
La realizzazione del volume si avvale del sostegno della Fondazione Crup, della Bcc Pordenonese, dell’Agenzia Bortolus e dello Studio Previdenza Servizi Finanziari. L’opera è patrocinata da Comune e Commissione Beato Odorico da Pordenone per la canonizzazione e il culto.
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