Battaglia acufene da Mortegliano il presidente Mattarella risponde

MORTEGLIANO. Scrive al Presidente Mattarella e lui risponde. Il tema? L’acufene: nell’orecchio un sibilo continuo anche in assenza di stimoli esterni. Ogni ora della giornata è disturbata, non si...
Italian President Sergio Mattarella during the year-end speech to Italians at Quirinale Palace in Rome, Italy, 31 December 2015..ANSA/QUIRINALE PRESS OFFICE/FRANCESCO AMMENDOLA.+++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
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MORTEGLIANO. Scrive al Presidente Mattarella e lui risponde. Il tema? L’acufene: nell’orecchio un sibilo continuo anche in assenza di stimoli esterni. Ogni ora della giornata è disturbata, non si riesce a dormire. Acufene o “tinnitus”, di cui non esiste una cura efficace. Ne viene invasa in modo massiccio la vita di relazione, tanto da causare il suicidio. Ne sono affetti 5 milioni di italiani, in Friuli 100 mila.

A chiedere che la patologia sia inserita fra le croniche e invalidanti, al fine di ottenere le tutele di legge, e a tentare di sensibilizzare le istituzioni perché si proceda con la ricerca, è l’Ait (Associazione italiana Tinnitus-Acufene), fondata e diretta da Ottorino Savani, di Lavariano, che è pure consigliere europeo dell’analoga associazione. Disponibile nel fornire supporto e informazioni agli associati, di cui 400 in Friuli, ha all’attivo iniziative coraggiose mirate a smuovere il mondo della politica e dell’amministrazione, per dare voce a coloro che soffrono, come lui stesso, di acufene. Nel 2015 il cavalier Savani (il titolo, anche grazie all’impegno per l’Ait) ha ottenuto che della problematica si facessero promotori 150 parlamentari con un’interrogazione in Aula, da lui sollecitati con lettera personale a tutti i 950 componenti l’assemblea. Sempre l’anno scorso, si era rivolto al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che però ha risposto che «non è possibile l’inserimento dell’acufene fra la malattie croniche e invalidanti» e che «una campagna di conoscenza e sensibilizzazione non è compresa fra quelle che il ministero ha previsto». Ma Savani non si dà per vinto, rivolgendosi all’Associazione diritti del malato, appunto al Presidente della Repubblica (i funzionari hanno girato di nuovo la richiesta al ministero della Salute) e, per quanto riguarda la Regione, alla terza commissione.

L’Ait, in contatto con l’università di Pavia e con l’istituto Mario Negri di Milano, continua a lottare perché si attivino studi. Savani continuerà a sollecitare risorse a favore del popolo afflitto dai “fantasmi uditivi”.(p.b.)

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