Basedo, manager bancario trovato morto in casa

Aveva 39 anni. Nonostante l’intervento del 118 non c’è stato nulla da fare. Era responsabile delle filiali venete di FriulAdria. Sgomento tra amici e colleghi

CHIONS. Tragedia nella piccola comunità di Basedo. É stato trovato morto il manager della Banca Friuladria – Credit Agricole Renato Danelon. Aveva 39 anni ed era padre di una bambina.

Lascia nel dolore i genitori e la sorella, dipendente del Comune di Chions, la compagna, la figlia e i suoceri. Sgomenti anche i tanti amici che non sanno darsi pace dell’accaduto. É stato un duro colpo per tutti, ieri, quando si è diffusa la notizia, sia in provincia di Pordenone sia Veneto.

Nell’abitazione del manager ieri mattina sono giunti gli operatori sanitari del 118 di Pordenone e i carabinieri, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Il 39enne aveva giocato a calcio, in Promozione, con la squadra del Chions, per un paio di stagioni negli anni Novanta.

Poi aveva lasciato lo sport per studiare e laurearsi. Dotato di grandi capacità manageriali, Renato Danelon dopo la laurea in Economia aveva bruciato le tappe nella carriera lavorativa, acquisendo una posizione importante nel gruppo Friuladria.

Appena assunto gli era stato offerto di svolgere lavoro di sportello nelle filiali venete. Aveva prima lavorato a Portogruaro, poi a Caorle. Infine Danelon aveva accettato di lavorare a San Donà, il centro più importante del Veneto orientale, territorio che lo aveva adottato e apprezzato soprattutto per le sue qualità umane.

Eccellente anche il feeling coi colleghi, alcuni erano suoi compagni di studi all’Università.

Alcuni mesi fa gli era stata prospettata la possibilità di diventare manager d’area, a Mestre; e lui, entusiasta del suo lavoro, aveva accettato, divenendo il supervisore di 15 filiali in provincia di Venezia.

«Non sappiamo cosa dire», è stato il commento di tutti alla locanda Di Doi, a Basedo. I messaggi di cordoglio hanno riempito la bacheca Facebook del manager: da Pordenone, Chions, Cinto e Lido di Jesolo.

«Ciao amico di vecchia data – si è espressa una persona a lui cara - nulla potrà essere mai come prima; abbiamo trascorso la giovinezza insieme; poi abbiamo intrapreso strade diverse. Ci siamo formati una famiglia, le nostre figlie sono nate nello stesso anno. Ora non ci sei più, ma non ti dimenticherò mai. Sei sempre stato un riferimento per me e soprattutto per Basedo».

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