Barca rubata e poi ritrovata Ora le telecamere contro i furti

MUZZANA DEL TURGNANO
Barca sparita e subito ritrovata. Nella notte tra martedì e mercoledì scorsi il proprietario di un’imbarcazione Brube (del tipo cofano veneziano con motore Mercury 40/60) non l’ha più trovata nel punto della Darsena di Muzzana in cui l’aveva ormeggiata. Ed era sparito anche un motore Honda da 40/60 cavalli smontato e portato via da un’altra imbarcazione.
L’uomo, Denis Cogoi, ha lanciato un appello attraverso i social-network, postando anche una foto della sua barca. E poche ore dopo alcuni suoi amici l’hanno ritrovata all’altezza delle foci del canale Turgnano. «Sono andato a denunciare l’accaduto ai carabinieri – spiega l’interessato – e loro mi hanno detto che ci sono stati diversi furti in queste zone, anche dalle parti di Aquileia e di Marano. Quando non ho trovato la mia barca ero avvilito, tra imbarcazione e motore il danno sarebbe stato ingente. Per fortuna poi è rispuntata, anche se un po’ danneggiata. Quest’anno è la prima volta che entrano in azione i ladri, ma erano stati registrati furti anche nelle passate stagioni».
A manifestare preoccupazione per i furti è anche il presidente dell’associazione “Tal Punt” - 60 posti barca, che gestisce la darsena comunale -, Andrea Sato, rimarcando come il furto dello scafo (poi restituito) e del motore, ma anche qualche danno subito dalle imbarcazioni vicine abbia ulteriormente messo in allarme i soci. «Siamo disperati – dice Sato –: abbiamo già grosse difficoltà a utilizzare le nostre imbarcazioni a causa dei bassi fondali, visto che siamo costretti a seguire le maree per poterle muovere, altrimenti rischiamo l’incagliamento in questo tratto di fiume Cormor che si sta lasciando interrare, se adesso dobbiamo anche combattere contro questi spiacevoli episodi, possiamo dire che l’amarezza è doppiamente grande».
Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Muzzana Massimiliano Paravano, spiega che l’amministrazione comunale sta valutando con i soci della darsena la fattibilità di realizzare un impianto di videosorveglianza, «ma la zona isolata rende difficile e costosa questa operazione, per cui verificheremo altre opzioni su come intervenire per evitare simili atti». —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto