Barbara Lah dalle pedane a capo dell’Atletica Vicentina

T.d.
Bumbaca Gorizia 28.03.2015 Premiazione Atleti regionali a Barbara Lah Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 28.03.2015 Premiazione Atleti regionali a Barbara Lah Fotografia di Pierluigi Bumbaca

BUTTRIO

Dopo una lunga carriera su piste e pedane e un’importante esperienza come allenatrice, la buttriese Barbara Lah, 49 anni, è stata nominata presidente dell’Atletica Vicentina. La storica realtà sportiva del Veneto l’ha infatti scelta come propria guida dopo che Barbara nel 2012 ha scelto Vicenza come città in cui vivere. Il trasferimento era stato dettato da questioni di cuore, mantenendo intanto quella passione per lo sport che l’ha vista protagonista in competizioni in Italia e all’estero. Nel suo palmares, infatti, anche la partecipazione alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996, gareggiando nel salto triplo di cui è stata campionessa nazionale.

«È un grande onore essere stata nominata presidente – spiega Lah –, anche perché è una società molto grande e con un progetto molto articolato alle spalle. Qui si riuniscono altre 14 società collegate della provincia e punta a valorizzare gli atleti». Dopo aver maturato esperienza come dirigente e allenatrice negli ultimi nove anni, l’ex specialista del triplo ha già impegni importanti in programma. Su tutti, le qualificazioni di suoi tesserati ai Giochi di Tokyo, in programma quest’anno dopo lo slittamento dell’anno scorso a causa della pandemia.

«Ora inizia la stagione agonistica all’aperto, a partire dagli Under 20. Alcune atlete, che sono nate da noi e che ora fanno parte dei gruppi sportivi militari, stanno cercando il pass per il Giappone, così come la nostra Laura Strati».

Nata a Gorizia, la neopresidente ha vissuto fin da giovane a Buttrio, a cui rimane ancora oggi molto legata.

In Fvg ha militato dapprima nell’Unione ginnastica goriziana, per poi passare alla Libertas Udine. Il contesto veneto, invece, è abbastanza diverso e invidiato nel resto d’Italia: «A Vicenza è stato creato un bel sodalizio, facendo lavorare alcune società insieme. Nei paesi qui attorno ci sono diversi settori giovanili e, una volta che i ragazzi crescono, passano nella nostra società. Tutti i nostri dirigenti hanno lungimiranza e riusciamo a essere sempre competitivi, con un continuo rinnovamento».

Ora la speranza è che tanti tesserati riescano a raggiungere gli obiettivi prefissati, magari proprio ai Giochi. —



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