Bar storici, il Marconi torna in mani italiane Amman, lavori finiti Partito il nuovo corso

Nuova vita per due storici bar di Pordenone: il bar Marconi, situato lungo l’omonimo viale, che verrà riaperto dopo l’estate, e l’Amman Cafè di piazza Giustiniano, che ha riaperto i battenti ieri. Ecco chi sono i nuovi gestori.
Roberta Acampora è la nuova titolare del Bar Marconi, uno dei locali storici della città, aperto nel 1959 dalla famiglia Cancian. Già alla guida del Barrio in via San Valentino e del Bar Centrale ad Azzano Decimo, Acampora è stata in passato la titolare del bar Da Silvia e del bar Canton.
«L’idea di prendere la gestione del bar Marconi – ha spiegato Roberta, assieme a Floriano Nunzi – è nata anche alla luce della riqualificazione della zona: l’abbiamo tenuto d’occhio finché è arrivato il momento di prenderne la gestione».
Il nuovo bar Marconi, che ritorna in mani italiane, sarà un punto di riferimento dei locali pordenonesi, in un’area di sicuro interesse, con diversi servizi e uffici. «Ci prendiamo il tempo per rimetterlo a nuovo, creare uno spazio luminoso, ampio, moderno con uno staff giovane, vivace, preparato – ha spiegato Roberta –. Ricaveremo la cucina, ci sarà un’offerta dalla colazione all’aperitivo». La riapertura è prevista attorno a metà settembre, dopo i lavori di ristrutturazione.
Altra zona della città, altro bar storico che riapre: Gabriele Peres è alla guida dell’Amman Cafè, riaperto a un anno e mezzo dalla chiusura. Pasticcere, Gabriele a Maniago gestisce il bar Montenegro e a Pordenone riproporrà la formula vincente che ha già messo in atto nel locale pedemontano. Oltre al bar, si trovano i prodotti di pasticceria, tra una ventina di giorni sarà aperta la cucina ed è in fase di allestimento un’area di prodotti d’eccellenza da poter acquistare e gustare a casa. «Questo è un locale storico, aperto nel 1961 dai primi gestori Giuseppe Tommasini e la moglie Luciana, e mantenendone il nome ho voluto preservare questa storia – ha affermato Gabriele –. L’idea è di proseguire ricordando l’importanza della storia che porta con sé ma con un pensiero all’innovazione». Fondamentali le collaborazioni con il territorio. «Attraverso i miei fornitori ho saputo della disponibilità del locale e non me lo sono voluto far scappare» ha dichiarato Gabriele Peres che, all’Amman, avrà a fianco cinque collaboratori. Nessuna preoccupazione per il periodo tutt’altro che facile per i bar. «È proprio questo il momento per fare meglio, stare più attenti alle regole, ricreare un nuovo contatto col cliente: è proprio questo il momento per lasciare spazio a una nuova filosofia nella gestione di un bar» ha sottolineato Peres. —
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