Bar sfasciato, più danni che bottino

GEMONA. Furto in pieno centro storico cittadino. L’obiettivo è stato il bar-ristorante Al Duomo, dove sabato mattina le gestrici si sono trovate di fronte a una spiacevolissima sorpresa: qualcuno si era introdotto nel locale, rubando il fondo cassa, ma, soprattutto, lasciando molti danni, quantificati in circa 1.500 euro.
Il locale, affacciato proprio sulla piazzetta antistante il duomo, è incastonato tra la centralissima via Bini e il più defilato vicolo dei De Brugnis, che dalla stessa piazzetta risale parallelamente fino a sbucare in piazzetta Portuzza, pare quindi impossibile che nessuno abbia sentito alcunché, almeno sul versante del vicolo.
Il bar è gestito dalle “3 donne” della famiglia Incardona: la madre Enza e le due figlie Marika e Désirée, che da inizio marzo di quest’anno hanno preso in mano il locale: oltre a loro, vi lavorano altre tre dipendenti, tutte femmine.
Désirée racconta: «Ci siamo accorte del furto appena arrivate per l’apertura, sabato mattina: la vetrata della sala del ristorante era completamente spaccata. Da qui, i malviventi, o il malvivente, sono risaliti al piano superiore, portandosi via il cassetto della cassa».
Per fortuna, continua la sorella minore, non vi erano rimaste ingenti somme, solo il fondo cassa; i danni però sono stati consistenti, in quanto la vetrata irrimediabilmente colpita, era fatta di vetro infrangibile e prevedeva anche delle parti in ferro. Un danno di circa 1.500 euro che dovranno essere sborsati dalle Incardona per provvedere alla sostituzione.
Sul posto erano intervenuti i carabinieri per i rilievi del caso. Marika, la sorella maggiore, è amareggiata: «È una bruttissima sensazione quella che ci è rimasta: ci sentiamo come se avessero violato questi spazi, che non fossero più così tanto sicuri».(gy.g.)
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