Bandiere logore, la minoranza le sostituisce

BASILIANO. È “guerra” di bandiere a Basiliano.
La singolare disputa si è consumata, oltre che sui social, nel cortile della scuola media, dove il tricolore e il vessillo d’Europa «scoloriti, ridotti a brandelli e che a stento svolazzano anziché sventolare» non sono sfuggiti alla vista della minoranza Impegno comune per Basiliano, che ha postato su Fb: «Le bandiere sono simbolo dell’identità e della storia di un popolo, principi che devono essere il pane quotidiano dei nostri ragazzi. Dove sono le istituzioni?»
Il dito è puntato verso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Del Negro, ipotizzando «difficoltà di bilancio a reperire i 100 euro occorrenti oppure incuria verso il luogo deputato all’educazione».
Questo accadeva il 12 marzo. Dieci giorni dopo, ecco sostituite le bandiere sbrindellate con altre nuove e anche più grandi.
Annuncia Impegno comune: «Grazie ai nostri consiglieri, che si sono autofinanziati per ridare dignità al luogo e a ciò che quei drappi rappresentano».
Ma spunta un post dell’assessore Roberto Copetti: «Trovo avvilente utilizzare la bandiera italiana per dire bugie».
In allegato la determina comunale proprio per l’acquisto di sei bandiere, su preventivo del primo marzo. Documento che la minoranza, avendo accesso agli atti, poteva conoscere; inusitato poi l’informale ammaina-alza bandiera senza avvertire chi di dovere.
«Lo rifarei – afferma il capogruppo Marco D’Olivo – come consigliere e come genitore, da tempo erano inguardabili quelle bandiere: i bilanci troppe volte sono rifugio delle imbarazzanti inerzie di chi amministra il nostro Comune. Mettendo mano al portafoglio, come abbiamo fatto noi, si sarebbe evitata la lungaggine».
Chiosa Copetti: «Dovremmo noi chiedere dov’è il rispetto per le istituzioni. Ma non abbiamo tempo e voglia di inseguirli: non siamo in campagna elettorale, amministriamo».
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