Banda delle spaccate al Tulipano: le indagini portano in Romagna

Hanno fatto razzia a casa di un architetto a Imola a bordo della stessa automobile rubata a Sacile. Al proprietario del veicolo è arrivata la multa a domicilio per aver superato il casello senza pagare

SACILE. Investigatori dell’Arma sulle tracce della banda delle spaccate al Tulipano e del raid di furti nel Sacilese. Una pista porta in Romagna. A Imola sono stati ritrovati i sedili della Fiat Multipla rubata a Sacile nella notte fra il 2 e il 3 giugno di quest’anno. Nel comune romagnolo i ladri hanno svaligiato la casa di un architetto e per caricare più refurtiva hanno tolto i sedili posteriori dall’auto.

Il veicolo è stato poi abbandonato dalla banda. Non prima di far arrivare al proprietario una multa, un mese dopo il furto: al casello di Portogruaro i ladri in fuga a bordo della Multipla dopo i colpi hanno ben pensato di passare senza pagare, accodandosi dietro un veicolo dotato di telepass.

Quaranta minuti prima della spaccata al negozio Tulipano di Sacile nella notte fra il 2 e il 3 giugno di quest’anno una banda di professionisti ha rubato due automobili nel garage di un’abitazione in via Bandida a Sacile, una Multipla e una Fiat Seicento, per un valore complessivo di 6 mila euro. Erano parcheggiate sotto un pergolato, entrambe aperte e con le chiavi di avviamento inserite nel cruscotto. I ladri hanno coperto la luce lampeggiante del cancello con un sacchetto di plastica, per evitare di mettere in allarme il vicinato e hanno appoggiato una pantofola trovata in garage sulla cellula fotoelettrica, in modo che rimanesse aperto. Poi, in quattro, hanno trascinato i due veicoli a mano, con la marcia in folle, fino alla strada, in modo da non svegliare i proprietari, e si sono dati alla fuga nella notte. In cortile hanno lasciato un mozzicone di sigaretta: dalle tracce del dna si potrebbe risalire a uno dei componenti dell banda.

Poco dopo il furto di automobili, è stato svaligiato il negozio Tulipano di via Calvi a Sacile, ventiquattro ore dopo l’analoga spaccata all’esercizio della stessa catena in corso Italia a Porcia. Ammontava a undicimila euro in tutto il bottino, considerando entrambi i furti. Dagli scaffali è stato sottratto in una manciata di minuti un centinaio di confezioni di profumi. Identico il modus operandi a Porcia e a Sacile: hanno scagliato contro la vetrata laterale del negozio un tombino di ghisa prelevato dalla rotatoria, poco distante. Il sospetto degli inquirenti è che gli autori delle due spaccate siano gli stessi che hanno depredato anche un’occhialeria ad Azzano Decimo e che si sono calati alla Sme dal tetto.

Al vaglio dei carabinieri l’ipotesi che i furti nelle abitazioni fossero o meno collegati alla spaccata, visto che sono avvenuti a poca distanza di tempo e nella stessa zona. Possibile che quella notte a Sacile fossero in azione due bande distinte di ladri?

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