Balzo dell’Imu dall’8,8 al 10,6 per mille per i proprietari che non affittano i negozi

Utenze non domestiche: la tassa rifiuti sale del 2,8 per cento. Cresce il fondo di solidarietà per le categorie svantaggiate
ZANETTI - NEGOZI CHIUSI
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Super Imu per chi lascia il negozio vuoto creando degrado in città e ritocco del 2,8 per cento della tariffa dei rifiuti, ma solo per le utenze non domestiche. Utenze che, in parte, potranno beneficiare di un fondo di solidarietà salito a quota 180 mila euro. Sono queste le principali novità, nei tributi locali, che entreranno in vigore a gennaio, una volta approvato il bilancio di previsione 2019 (il 20 dicembre). Ad illustrarle al consiglio è stata l’assessore Maria Cristina Burgnich, che ha anche evidenziato come tutti gli altri tributi (dalla Tari per le utenze domestiche all’Irpef, dalla Cosap all’imposta sulla pubblicità) rimarranno invariati.

L’aumento dei costi della gestione rifiuti, che erano stati al centro di una turbolenta commissione con i vertici delle società partecipate, alla fine avrà un piccolo strascico sulla tariffa. «Essendoci stato un incremento del costo dei rifiuti di circa 100 mila euro – ha spiegato l’assessore Burgnich – ci sarà un aumento della tariffa per le utenze non domestiche che mediamente si aggirerà sul 2,8 per cento, mentre per le utenze domestiche non ci saranno aumenti tariffari». Aumenterà in compenso anche il fondo di solidarietà per le imprese svantaggiate ovvero quelle che producono più rifiuti (bar, ristoranti, pescherie, fiorerie, pizzerie ecc.): rispetto ai 150 mila euro dell’anno scorso, l’incremento sarà di 30 mila euro. «L’aliquota varierà di circa il 6 per cento» ha precisato Burgnich citando alcuni esempi.

Per quanto riguarda la nuova politica Imu sui negozi sfitti, già anticipata dal sindaco durante la lezione all’Ute, è stato chiarito che, nell’area interna al ring (anello comprensivo di largo San Giovanni e largo San Giacomo), sarà applicata una aliquota del 10,6 per mille per i negozi lasciati vuoti mentre quelli “condotti” ovvero in attività, passeranno da 8,8 a 7,8 per mille. «Per i negozi che saranno avviati nel 2019 – ha aggiunto l’assessore – sarà applicata una aliquota del 6 per mille». La misura sarà adottata per un anno e un eventuale rinnovo sarà valutato in base agli esiti ottenuti. Per rendere coerente la politica fiscale, che punta a punire chi contribuisce al degrado della città, sarà inoltre raddoppiata (passa dall’1,25 al 2,5 per mille) la Tasi sugli immobili merce ovvero fabbricati costruiti e destinati alla vendita, fino a quando permanga tale destinazione e gli edifici non siano nel frattempo locati. La compensazione tra Imu e Tasi manterrà i conti in ordine. Tra gli elementi positivi da segnalare il fatto che negli ultimi tre anni è cresciuta la base imponibile dell’Irpef. Allo stesso tempo è in trend discendente il recupero dell’evasione da Imu e Tari. —



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