Bagarinaggio on line, fu “braccato” dalle Iene La rivincita di Rizzotto

Assolto l’ad di Live Nation e promoter di Eminem Nel 2017 le sue immagini in centro fecero il giro d’Italia

Ha aspettato oltre due anni ma ieri, in tribunale a Milano, è riuscito a prendersi la sua rivincita.

Il manager pordenonese Corrado Rizzotto, amministratore delegato di Live Nation e promoter dei Muse e di Eminem, “braccato” dalle iene nel novembre 2016 nell’ambito di un’inchiesta sulla vendita on line di biglietti di concerti nel secondary ticketing, è stato assolto perchè il fatto non sussiste. Rizzotto era stato chiamato a comparire sul banco degli imputati come ex amministratore del sito per la vendita on line di biglietti Vivo.

Assolti, insieme a lui, altri otto imputati. Nel dettaglio. il gup Maria Vicidomini ha stabilito che non c’è stata alcuna irregolarità da parte di Roberto De Luca, Antonella Lodi e Rizzotto, titolari delle società Live Nation Italia e Live Nation 2, società a loro volta imputate per aver violato al legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti e assolte nel processo in abbreviato.

Prosciolti anche, col rito ordinario, Domenico d’Alessandro, la sua società Di Gi, Charles Stephen Roest, amministratore del sito Viagogo e la società Vivo con l’ex amministratore Rizzotto.

Il pm Adriano Scudieri aveva contestato agli imputati i reati di aggiotaggio e truffa. I siti che rivendevano i biglietti erano sospettati di averli rastrellati sul mercato per poi rivenderli su diverse piattaforme on line a prezzi molto maggiorati. Un business che aveva portato a profitti fino a un milione di euro. Tra le date, risultavano quelle dei concerti dei Coldplay e Bruce Springsteen organizzati dala società Barley Arts di Claudio Trotta. Era stato proprio il manager musicale nel 2016 a presentare un esposto in Procura dopo i concerti del Boss, andati sold out in pochi minuti. I biglietti erano poi ricomparsi a prezzi gonfiati su bazar online come Seatwave, Ticket Bis e Viagogo.

Gli avvocati Antonio Carino, Roberto Valenti e Veronica Bertocci dello studio Dla Piper, difensori di Corrado Rizzotto, hanno sottolineato che «è stato dimostrato con evidenze documentali e attraverso l'analisi delle contestazioni mosse, la correttezza dell'operato di Rizzotto che ha agito nel rispetto della legge e della regolamentazione di settore». —

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