Azzerati per soli 3 giorni otto anni d’indagine per rissa

PORDENONE. Il caso finirà per l’ennesima volta all’attenzione di un giudice il 17 maggio, ma a quel punto sarà già scattata la prescrizione. Una banale lite tra due albanesi residenti a Pordenone è al centro di un infinito processo che anche mercoledì ha registrato un colpo di scena: la Corte di appello di Trieste ha infatti rinviato l’udienza a carico di Rushit Abdyli, 72 anni, accusato di aver picchiato il connazionale Fatmir Begiqi, di 59. Accogliendo l’eccezione del difensore dell’imputato, l’avvocato Fabiano Filippin, è stata rilevata una nullità procedurale che ha imposto lo slittamento per consentire le nuove notifiche.
Il problema è che il 14 maggio, cioè tre giorni prima, sulla vicenda cadrà la scure della prescrizione: nessuna delle persone coinvolte nell’alterco, Abdyli compreso, potrà quindi più essere, eventualmente, sanzionata penalmente. La lite si consumò in via Grandi, nel pomeriggio del 14 novembre 2009.
Nel frattempo, caduta l’accusa di rissa e assolti i figli dei due contendenti che erano intervenuti per dividere i rispettivi genitori, l’unico a subire una condanna per le lesioni al vicino fu proprio l’anziano albanese: per lui il giudice di Pordenone Eugenio Pergola ha ritenuto congrua la pena di mille euro di multa. Begiqi, difeso dall’avvocato Roberto Rossetti Longo, è stato invece processato e assolto dal giudice Licia Consuelo Marino perché nel corso di un primo procedimento era emerso che l’imputato non conosce l’italiano. Tutto da rifare quindi, come nel gioco dell’oca.
E potrebbe non essere finita qui, perché il 17 maggio la Corte d’appello dovrà comunque decidere quale delle due ricostruzioni del fatto proposte dal tribunale di Pordenone sia più verosimile. Con possibili ulteriori ricorsi in Cassazione e allo stesso collegio d’appello per la revisione delle precedenti pronunce.
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