Autostazione a Sacile: il Comune ci riprova

Scambio gomma-rotaia con l’ampliamento del parcheggio vicino alla ferrovia Deposito mandamentale dell’Atap a Sant’Odorico: la società cederà un’area

SACILE

In arrivo a Sacile la stazione per la sosta degli autobus. Una questione irrisolta da decenni, con nel tempo diverse sedi individuate e mai realizzate. Il nuovo tentativo portato avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Ceraolo passa per la variante numero 60 al Piano regolatore generale comunale, approdata l’altra sera all’esame della competente commissione consiliare presieduta da Fabio Benedetti.

La variante prevede l’ampliamento del parcheggio pubblico in prossimità della stazione ferroviaria, per consentire l’individuazione di un’area da destinare a stazione di scambio ferro-gomma. Restando in tema di trasporti, inoltre, la variante individua un’area in località Sant’Odorico destinata a ospitare il deposito a livello mandamentale degli automezzi dell’Atap. In cambio, in seguito a un accordo raggiunto con il Comune, la società cederà un’area di 9.500 metri quadrati che integrerà e implementerà l’area esistente del parco fluviale.

Uno degli obiettivi perseguiti dal nuovo strumento urbanistico é l’adeguamento su standard qualitativi idonei delle aree per attrezzature e servizi collettivi. La variante 60 al prg individua, inoltre, alcuni punti definiti dall’amministrazione comunale principali. «Si tratta della gronda est e della cittadella per lo sport - spiega l’assessore all’urbanistica Francesco Scarabellotto - Il nostro intento é di dar vita a un ambito territoriale monofunzionale che razionalizzi l’offerta delle strututre sportive, integrandole con un nuovo sistema di accessibilità di grande scala, un asse viario di collegamento tra la statale Pontebbana a nord e via Flangini a sud, superando in tal modo la barriera fisica delle due linee ferroviarie che attraversano il nostro territorio comunale». Un ambito all’interno del quale «il rio Paisa e il sistema delle zone umide e delle bassure che ne accompagnano il corso giocano un ruolo fondamentale per l’implementazione del bosco planiziale già individuato nel piano regolatore vigente».

Attenzione anche all’ambito di trasferimento di via Carducci, interessato già dalla variante numero 58, il quale, attraverso un percorso condiviso con la proprietà dell’area, viene assoggettato a compensazione urbanistica. «Servirà - sottolinea l’assessore - per l’acquisizione di aree da destinare a parcheggio pubblico a uso di una struttura scolastica esistente, nonché alla realizzazione di un collegamento ciclopedonale». La nuova variante, infine, individua due nuove aree di espansione edilizia, a San Giovanni di Livenza e a Camolli-Casut.

Mario Modolo

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