Auto sulle strisce e sopra le aiuole È sosta selvaggia

Caccia del parcheggio gratuito anche se irregolare Via Chiusaforte deserta, gli altri stalli invasi senza criterio
Auto in divieto di sosta, sulle strisce pedonali, sulle aiuole o davanti ai passi carrai. Una normalità, quasi una prassi nel quartiere di Chiavris, nell’area dell’ospedale. A quasi un anno esatto dall’ultima nostra inchiesta, che aveva evidenziato il problema dei parcheggi selvaggi, nulla è cambiato. Anzi, la situazione appare peggiorata, considerato che molte mamme sono costrette in questi giorni a rivolgersi al Dipartimento di prevenzione e salute di via Chiusaforte per richiedere i certificati vaccinali o prenotare le profilassi attenendosi così alla legge nazionale, e che in via Pordenone la strada è occupata dal cantiere del teleriscaldamento.


Risultato: si fatica a trovare un posto libero anche negli stalli a pagamento del pronto soccorso. E i residenti cercano di farsi giustizia da soli. Fioccano, infatti, le richieste all’ufficio viabilità per installare a proprie spese i panettoni. Il park di via Chiusaforte a cinque minuti dall’ingresso del padiglione principale, resta, invece, desolatamente semivuoto.


Il miraggio del park gratis

L’importante è non pagare. Così in una normale giornata di settembre capita di vedere quasi duecento stalli liberi in via Chiusaforte, su un totale di 328, mentre il traffico su via Pieri e via Forni di Sotto è particolarmente caotico, con automobilisti alla costante affannata ricerca di un parcheggio gratis. Il nostro viaggio a caccia del parcheggio comincia verso le 10 del mattino. Subito ci rendiamo conto che l’area ospedaliera è particolarmente affollata. Si fa fatica a trovare uno spazio libero tra due auto. E così decidiamo di inserire le monetine nel dispositivo dell’Ssm di via Chiusaforte. La tariffa è di 40 centesimi l’ora con la possibilità di pagare 2 euro come forfait giornaliero. Ebbene, nonostante il prezzo concorrenziale e la vicinanza dell’autobus di linea 1, il parcheggio non sembra essere di gradimento agli udinesi. Solo un centinaio le auto ferme in sosta. Va anche detto, però, che nell’area sono rimasti gratuiti 68 posti auto, a ridosso del muro di cinta dei palazzi. Quelli ieri mattina erano immancabilmente occupati.


Automobilisti indisciplinati

Nella speranza di non venire beccati dalla polizia locale - le macchine della municipale che sorvegliano l’area non mancano, ma non abbiamo notato multe nell’arco di un’ora - gli automobilisti, che preferiscono non servirsi dei parcheggi a pagamento, infrangono anche le più semplici norme del codice della strada.


C’è chi occupa abusivamente le aree di sosta dedicate ai disabili, chi ancora sfida i divieti di fermata e addirittura quelli che indicano l’immediata rimozione delle auto. La situazione più critica la riscontriamo proprio in via Chiusaforte di fronte al dipartimento di prevenzione dove mamme con bambini scendono dall’auto dopo aver effettuato manovre spericolate, parcheggiando sulle strisce zebrate o sui passaggi pedonali o a ridosso dell’incrocio con via Pieri e via Cadore. In via Latisana ci imbattiamo in una vettura ferma davanti a un passo carraio, mentre il proprietario di casa cerca di uscire dal proprio garage e si domanda chi abbia potuto parcheggiare in quella maniera.


Stessa situazione la riscontriamo in altre laterali: via Nimis, via Sacile e via Brazzacco. Nessun obbligo ferma i “furbetti” al volante. E non si tratta di semplici “stop and go”. Durante la mezzora di appostamento in via Brazzacco, dove due auto occupano l’incrocio ostruendo la visuale di chi esce dalla strada, nessuno dei due conducenti si fa vivo.


Pediatria presa d’assalto

Il cantiere del nuovo ospedale ha occupato il 30% degli stalli di via Colugna. Così molti automobilisti si sono riversati sulle strade laterali. Ma anche la situazione all’interno del nosocomio non è migliorata. Non possiamo fare a meno di notare decine di auto parcheggiate a casaccio. Chi a lisca di pesce, chi in maniera orizzontale, chi verticale.


L’obiettivo è trovare un posto dove fermarsi. C’è chi parcheggia in bilico tra le aiuole e i viali. E l’esempio è seguito da molti altri.


Questa situazione la riscontriamo soprattutto davanti ai padiglione di pediatria e delle Medicine. La direzione sanitaria conosce il problema delle auto in sosta.


Durante il nostro viaggio non abbiamo notato dei controllori. Eppure il Santa Maria Misericordia è dotato di alcuni ispettori che annotano le auto in divieto, ma questi devono svolgere numerosi compiti, compreso quello di controllare l’area sotterranea.


Gli ispettori segnalano i parcheggi selvaggi. In un primo momento cercano di risalire al proprietario della vettura. Solo successivamente scatta la rimozione del veicolo.


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