Auto, la concorrenza della Slovenia fa crollare le vendite

Anche a Cormòns il mercato attraversa un periodo di crisi Oscar Zorgnotti: «Oltre confine le tasse sono più basse»
Bumbaca Gorizia 19-11-2011 Cormons, Caramel Fiat - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 19-11-2011 Cormons, Caramel Fiat - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

CORMONS

Non è un buon momento per il mercato dell’auto, tutt’altro: la crisi economica ha colpito tutti i settori e si fa sentire anche nella vendita delle vetture nuove e usate.

Anche a Cormòns c’è poco da stare allegri. Le famiglie hanno meno disponibilità, meno liquidità. Si compra l’auto solo se è strettamente necessario, soprattutto per lavoro. E soprattutto utilitarie.

Il contributo regionale per le auto ha dato una boccata d’ossigeno al comparto in Friuli, ma le province di Gorizia e Trieste devono fare i conti con la forte concorrenza slovena.

«Il mercato dell’auto – ha spiegato Oscar Zorgniotti, della concessionaria Zorgniotti & Più sas in via Vino della Pace – segue il difficile trend dell’economia. C’è stata una boccata di ossigeno con l’incentivo regionale. Ma per la vendita di auto, effettivamente è un momentaccio. L’usato è praticamente fermo». Le maggiori richieste sono rivolte verso le vetture di piccole dimensioni. «Le auto piccole – ha spiegato - sono quelle più richieste, mentre la fascia alta risente meno della crisi. Stanno mancando gli acquirenti delle vetture medie».

Si tocca con mano la necessità di molte persone di comprare l’auto solo per motivi di lavoro. Per quanto riguarda l’usato, i clienti cercano utilitarie di bassissimo costo (2, 3, massimo 4 mila euro), difficili da trovare in circolazione. E’ cambiata anche la modalità di pagamento, con un ritorno al contante per avere le chiavi in mano.

«Fino a qualche anno fa – aggiunge Zorgnotti – molti acquirenti facevano ricorso al credito attraverso finanziarie. Ora molto raramente».

E le previsioni per il comparto automobilistico non sono rosee. Anzi, le province di Gorizia e di Trieste sono ulteriormente frenate dalla concorrenza con la vicina Slovenia. E proprio per sostenere il settore, la Confcommercio provinciale ha avviato un’azione a livello nazionale contro gli studi di settore.

Zorgniotti, come membro di Federmotorizzazione di Confcommercio, ha spiegato che recentemente è stata inviata agli uffici nazionali di Roma della Confcommercio una nota per l’Agenzia delle entrate, proprio per rivedere gli studi di settore nei prossimi anni.

Inoltre ha sottolineato come l’area isontina e giuliana sono particolarmente colpite dalla concorrenza slovena. «Oltre confine – ha evidenziato - la tassazione più bassa, il costo del lavoro più basso e la burocrazia inesistente, determinano una concorrenza impari tra due Paesi europei. Aspetti che incidono sia a livello di vendita che di assistenza».

Le difficoltà del periodo economico si registrano anche alla concessionaria del gruppo De Bona, di via Venezia Giulia a Cormòns. Anche qui i veicoli più richiesti in questo periodo sono quelli piccoli, ovvero le utilitarie e con l’incentivo regionale si può portare a casa un veicolo nuovo per circa 10 mila euro.

Mara Bon

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