«Auto bloccata in deposito da 12 anni»

Cordenons, carrozziere non riesce a sbarazzarsi di un’Alfa abbandonata da un cliente. Un caso analogo a Torre

CORDENONS. Da 12 anni è costretto a tenersi nel cortile di casa l’auto di un cliente che è sparito dalla circolazione e sulla quale pende un fermo amministrativo di Equitalia iscritto nel pubblico Registro automobilistico (Pra). La società di riscossione se ne lava le mani e lui, Guerrino Turchet, titolare dell’omonima carrozzeria di via Tonelli, non sa più dove sbattere la testa per liberarsene.

«Mi sono rivolto un'infinità di volte alla società di riscossione di Pordenone – dice oramai rassegnato il carrozziere – ma nessuno mi sa spiegare come risolvere la situazione, né mi autorizzano a demolire l'auto. Così quello è che oramai un rottame che non vale nulla, giace da 12 anni nel mio cortile, davanti all’ingresso secondario dell’abitazione. Fino a quando dovrà restare li?». Un mezzo soggetto a fermo non può circolare, essere radiato dal Pra, essere demolito, nè esportato. In questo caso l'assurdo è che, non facendosi più trovare, il proprietario ha lasciato sul groppone alla carrozzeria un auto di cui non può disporre senza autorizzazione.

«Nel gennaio 2002 questo signore – racconta Turchet – è venuto da noi con la sua Alfa 166 incidentata perché ne sistemassimo la carrozzeria. Ha incassato i soldi dell’assicurazione (che per altro scadeva di lì a pochi giorni, ndr) e non si è fatto più trovare. Ci siamo così rivolti ai carabinieri e lì abbiamo scoperto del fermo».

Alle prese con la stessa agenzia di riscossione, quella di Udine però, è anche un altro cordenonese, Fabrizio Colonna, contitolare assieme a Marco Grimalta della concessionaria di Torre di Pordenone, Torremotori. Nel 2010 aveva acquistato da una ditta di Attimis (Ud), che di lì a poche settimane è fallita, un Fiat Ducato pagandolo 4.500 euro. “All'atto del rilascio del nuovo certificato di proprietà però risultò che sul mezzo già dal 2007 era stato iscritto un fermo di Equitalia da 54 mila euro», spiega Colonna. Il certificato di proprietà non viene infatti aggiornato rispetto agli eventuali fermi, se non con il cambio di proprietà. L’unico modo per l'acquirente di scoprilo per tempo è quello di ottenere una visura al Pra, pagando circa 6 euro. «Nè la Procura di Udine, nè il curatore fallimentare, né tantomeno Equitalia ci hanno saputo dire come fare per liberarci del mezzo – lamenta ora Colonna – . All’agenzia di riscossione pare che esso non interessi, ma così facendo mettono in difficoltà cittadini terzi che nulla centrano con il fallimento». Il veicolo è parcheggiato da quattro anni nell’autorimessa della concessionaria che si trova in via Sclavons, a Cordenons.

«Facendo pressioni sull’ex proprietario – precisa Colonna – siamo riusciti a recuperare i nostri soldi, ma ciò che fa specie è che Equitalia, che dovrebbe recuperare crediti per conto dello Stato, rinunci a farlo perché il valore del bene è di poco conto». La pratica evidentemente costerebbe più del valore del mezzo.

Milena Bidinost

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