Attività rumorose Tolleranza zero e sanzioni salate
VIVARO
Attività rumorose: il Comune di Vivaro pone un limite per tutelare i residenti ed evitare che si registrino situazioni spiacevoli. Il sindaco Mauro Candido ha emesso un’ordinanza che parla chiaro: sono previste sanzioni sino a 500 euro per chi non rispetta quanto disposto dall’amministrazione civica. «Il provvedimento stabilisce che in centro abitato e vicino alle case le attività dei cantieri stradali vengano svolte nei giorni feriali dalle 7.30 alle 19.30: eventuali deroghe sono disposte dall’ufficio tecnico comunale – ha detto il sindaco –. L’utilizzo di macchinari e attrezzature è vietato in precisi orari: d’estate dalle 12 alle 15 e dalle 22 alle 8 nei giorni feriali, mentre dalle 12 alle 16 e dalle 22 alle 9 nei festivi. Da ottobre a maggio, dalle 12 alle 13 e dalle 22 alle 8 nei feriali e dalle 12 alle 14 e dalle 22 alle 9 nei festivi. È esclusa dall’osservanza la zona artigianale-industriale di via San Marco. Un capitolo a parte è anche quello relativo agli interventi d’urgenza, necessari per esempio al ripristino di pubblica utilità».
Quanto alle attività artigianali e commerciali che comportino l’uso di macchine e attrezzature che producano emissioni di rumore devono essere svolte dalle 7.30 alle 19.30 per assicurare la quiete e la tranquillità dei residenti. «Importante è pure che dalle 12 alle 16 e dalle 22 alle 9 è vietato praticare attività ludiche, cantare, urlare e produrre schiamazzi e rumori molesti – ha precisato il sindaco –. L’inosservanza di questa ordinanza comporta sanzioni che vanno da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. Il documento è stato pubblicato all’albo pretorio, ma anche diffuso nei pubblici esercizi, considerata l’importanza. Tutti i cittadini devono conoscere i contenuti del provvedimento, in modo tale da portelo rispettare». L’ordinanza è stata trasmessa anche al comando dei vigili dell’Uti delle Valli e Dolomiti friulane, ai carabinieri di Maniago e Spilimbergo, a prefettura e questura.—
G.S.
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto