Atti osceni in strada: rischia una super multa

UDINE. In preda ai fumi dell’alcol, si abbassa i pantaloni e si esibisce di fronte a una donna, lei chiama la polizia e lui, un afghano senza fissa dimora che ha ottenuto il permesso di soggiorno, rischia di beccarsi una multa fino a a 30mila euro per atti osceni. Più un’altra per ubriachezza.
È quel che è successo lunedì sera in Borgo stazione, dalle parti di via Nievo. Protagonista un ventenne nei confronti del quale la polizia ha anche avviato la procedura per l’emissione del foglio di via da
Erano da poco passate lo 20 quando una signora, dopo aver sistemato alcune cose nel suo appartamento, è scesa in strada a gettare la spazzatura. E, mentre si avvicinava al cassonetto, si è sentita dire: «Ciao bella, vieni qui». A quel punto la malcapitata si è trovata di fronte un ragazzo che indossava una tuta e che aveva i pantaloni abbassati nella parte davanti. La donna, spaventata, si è rivolta alla polizia, telefonando al 113.
Grazie alla descrizione fornita dalla testimone (un giovane magro, statura media, vestito di scuro), gli agenti della Squadra volante, che hanno raggiunto la zona in pochi minuti, hanno rintracciato il ragazzo in via Ciconi e la situazione era ancora come quella descritta dalla signora. I poliziotti hanno notato che lo straniero era in evidente stato di alterazione.
Non si reggeva in piedi e aveva un forte odore di alcolici. Al termine delle procedure di identificazione – dai controlli nelle banche dati è emerso che l’afghano, classe 1996, ha ottenuto un regolare permesso di soggiorno nel febbraio dello scorso anno – gli agenti hanno sanzionato il giovane in base agli articoli 527 e 688 del Codice penale, ossia per “Atti osceni” (il fatto non costituisce più reato in base al decreto legislativo 8 del 15 gennaio 2016 sulle cosiddette Depenalizzazioni) e per “Manifesta ubriachezza”.
Commettere atti osceni, come detto, non è più una condotta penalmente rilevante, a meno che ciò non avvenga di fronte a minorenni o in luoghi abitualmente frequentati da questi ultimi. La normativa, comunque, prevede che «chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni sia soggetto alla sanzione amministrativa in denaro da euro 5mila a 30 mila euro». Somme che difficilmente il giovane afghano avrà a disposizione.
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