Atrazina nell’acqua all’asilo, problema che dura da 14 anni

In via Turisella i bimbi bevono solo bottigliette di minerale. Genitori preoccupati: subito interventi. Il sindaco: ordinanza ancora necessaria

CERVIGNANO. Genitori preoccupati alla scuola dell’infanzia di via della Turisella, a Cervignano. Da diverso tempo, sul portone d’ingresso e sulla porta dei bagni, è stato affisso un cartello che, in base all’ordinanza del sindaco numero 126 del 2000, vieta di bere l’acqua. “Acqua non potabile” c’è scritto a grandi lettere.

L’amministrazione comunale, interpellata, spiega che i livelli di atrazina nell’acqua, in quella zona, sono superiori ai parametri stabiliti per legge e, per questo motivo, attualmente i bambini non possono bere l’acqua dai rubinetti. I bimbi bevono soltanto l’acqua minerale contenuta nelle bottiglie di plastica che vengono portate regolarmente all’asilo.

«Siamo davvero molto preoccupati – spiega un genitore, che ha inviato al nostro quotidiano anche alcune fotografie –. Questo problema si trascina da troppo tempo. L’ordinanza cui facciamo riferimento esiste dal 2000. E’ in vigore da ben quattordici lunghissimi anni. Possibile che il problema non sia mai stato risolto prima? Quanti anni dobbiamo ancora attendere? Probabilmente mio figlio sarà alle scuole medie quando l’acqua tornerà ad essere potabile in quell’asilo. E’ veramente assurdo. Quattordici anni di bottiglie di plastica moltiplicate per i bambini presenti, circa una novantina, senza contare le maestre e il personale ausiliario, sono decisamente un bel costo, non indifferente in tempi di crisi. Forse avrebbero speso meno se avessero costruito un pozzo nuovo o se avessero trovato prima una soluzione».

Aggiunge una mamma: «Ci sono due cartelli: uno sulla porta d’ingresso dell’asilo e uno attaccato sulla porta del bagno. Quando i piccoli vanno ai servizi è facile che aprano il lavandino per bere. A volte lo fanno senza pensarci. È questione di pochi minuti. Certo, sono controllati, ma si sa che i bambini piccoli non sono sempre facili da tenere d’occhio. Può succedere di perderli di vista per un istante. Siamo preoccupati. Tutte le signore con cui mi sono confrontata la pensano allo stesso modo. Ne abbiamo parlato anche con le maestre e abbiamo fatto presente il problema pure alle inservienti».

Si lamentano ancora i genitori: «Questo asilo, secondo noi, viene trascurato dall’amministrazione comunale. Un giorno un papà è andato a prendere il figlio all’asilo, pioveva, e il tetto perdeva acqua in alcuni punti. Auspichiamo che il Comune intervenga rapidamente per sistemare tutto quello che non va».

Il sindaco Gianluigi Savino, interpellato, risponde alle famiglie: «L’acqua non è potabile, i bambini bevono l’acqua minerale. Vengono portate in asilo le bottiglie di plastica. I livelli di atrazina, in quella zona, attualmente sono superiori ai parametri di legge. Per questo motivo è ancora in vigore l’ordinanza. Confidiamo che la concentrazione di atrazina diminuisca, così come rilevato in altri pozzi della zona, in modo da poter disporre la revoca dell’ordinanza comunale. I valori stanno lentamente tornando alla normalità. Quando succederà, l’ordinanza sarà immediatamente revocata».

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