AsuFc chiude il 2025 in crescita: migliorano visite, esami e interventi urgenti

Liste d’attesa in calo e oncologia oltre i target. Caporale: «Progressi concreti, ora avanti con i nuovi lotti del Santa Maria»

Mattia Pertoldi

L’Azienda sanitaria Friuli centrale (AsuFc) archivia il 2025 con risultati in crescita, e nettamente migliori, rispetto all’anno precedente. Non a livello di bilancio, che comunque chiuderà in parità grazie agli stanziamenti erogati dalla Regione, ma quanto a rispetto dei target imposti per visite, esami e interventi urgenti.

Nell’ultimo caso soprattutto in oncologia. Il processo di riduzione delle liste d’attesa avviato nel post-Covid, in altre parole, sta procedendo positivamente e per quanto i problemi del sistema sanitario siano lontani dall’essere risolti nella loro interezza – dalla cronica assenza di personale agli accessi in Pronto soccorso, spesso non legati a vere emergenze –, AsuFc e il suo direttore generale, Denis Caporale, possono guardare con un pizzico di maggiore serenità al 2026. Anno in cui l’obiettivo primario sarà il completamento del terzo e quarto lotto del Santa Maria della Misericordia.

Le prestazioni

 

I numeri presentati questa mattina fanno riferimento al periodo gennaio-novembre e si riferiscono ai tre presidi dell’Azienda sanitaria, cioè quello del Santa Maria della Misericordia e delle coppie San Daniele-Tolmezzo e Latisana-Palmanova oltre al Gervasutta. Nei primi undici mesi del 2025 sono state erogate, complessivamente, 13 milioni 824 mila 905 prestazioni di specialistica ambulatoriale con una media, pertanto, di poco inferiore alle 27 a cittadino residente in provincia di Udine.

 

 

Detto che la stragrande maggioranza riguarda gli esami da laboratorio – con 11 milioni di prestazioni cui si sommano 500 mila prelievi –, gli ambulatori sono stati impegnati in 1 milione 896 mila 22 di circostanze, mentre l’area radiologica ha operato in 418 mila occasioni. Interessante, poi, è il dato degli interventi in sala che parla di 28 mila 725 operazioni di cui 16 mila 977 al Santa Maria della Misericordia. Attenzione, quindi, alle giornate di degenze, con il totale che ha sfondato quota 384 mila 159 nei diversi presidi ospedalieri, e agli accessi in day hospital che sono stati poco meno 80 mila.

Tempi di attesa di visite ed esami

Il fenomeno che, da sempre, interessa più da vicino i cittadini è però quello delle liste d’attesa. Partendo da un dato in aumento del 6,8% delle prestazioni prenotate, infatti, vale la pena di evidenziare un miglioramento generalizzato delle performance. Le visite specialistiche, nel dettaglio, hanno rispettato i tempi delle tre diverse priorità nel 58,5% dei casi, con un balzo in avanti di quasi dieci punti percentuali sul 2024. Le prestazioni strumentali, inoltre, sono state erogate nei limiti previsti dalla normativa nazionale e regionale nel 77,1% delle volte, mentre lo scorso anno erano il 72,2%.

Pollice alto, infine, anche per gli altri esami specialistici: il target era stato rispettato nel 58,2% dei casi nel 2024 ed è salito al 64,2% da gennaio a novembre. Quanto ad alcune realtà specifiche, il risultato migliore è stato ottenuto per gli elettrocardiogrammi – eseguiti nella pressochè totalità delle circostanze nei tempi previsti – e negli esami audiometrici vocali (oltre l’80% dei target rispettati). L’andamento peggiore, invece, riguarda gastroscopie, elettromiografie e colonscopie: tutti esami erogati secondo quanto sarebbe previsto soltanto attorno al 40% delle volte.

Interventi oncologici 

 Continua a migliorare, proseguendo, l’andamento delle operazioni di asportazione dei tumori. In ogni tipologia di intervento, in particolare, i tempi sono stati rispettati in oltre il 90% dei casi con punte altissime per quanto riguarda la tiroide (98,6%), l’utero (96,4%) e il polmone (96%). L’unica tipologia in cui non si è raggiunto il 90% previsto dalla norma, riguarda le operazioni di cancro alla prostata, rispettate l’87,5% delle volte, ma in deciso andamento positivo rispetto al 2024 quando si fermavano al 51,2%. Dando un’occhiata ai trapianti, infine, questi sono in diminuzione. Quelli di cuore erano 29 nel 2024 e son scesi a 26 quest’anno, mentre quelli di fegato sono scesi da 43 a 31. L’unico dato in controtendenza, invece, riguarda i trapianti di rene in aumento di due unità – da 60 a 62 – nel confronto tra 2024 e il 2025 (fino al 9 dicembre). 

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