Assessori part-time e incompatibilità Pressing del sindaco

Tempo di scelte per gli assessori della giunta Ciriani. Perché il sindaco ha chiesto a tutti abnegazione e full time in municipio e perché, in alcuni casi, la legge impone una scelta. Nel caso degli assessori dipendenti pubblici con incarico di posizione organizzativa, la legge stabilisce incompatibilità con la carica di assessori.
A voler vedere chiaro sulla questione incompatibilità è stata l’assessore Maria Cristina Burgnich che, appena nominata, ha chiesto al segretario generale della Provincia, Domenico Ricci, di sincerarsi che non ci fossero problemi per il suo doppio ruolo. Ricci ha presentato una richiesta di parere alle Autonomie locali della Regione e a luglio è arrivata puntualmente la risposta. Anche se l’assessore al bilancio non aveva un incarico da dirigente, il parere lascia poco spazio all’interpretazione. Facendo riferimento alla legge 39 del 2013, infatti, l’ufficio regionale spiega che «nelle pubbliche amministrazioni gli incarichi dirigenziali, interni ed esterni, sono incompatibili con la carica di di componente della giunta di un comune con popolazione superiore ai 15 mila abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione». In questo regime rientrano anche le posizioni organizzative qualora «al responsabile delegato di posizione organizzative siano attribuite le funzioni dirigenziali».
Nel caso dell’assessore Burgnich secondo la Regione l’incompatibilità c’era e così l’assessore non ha perso un minuto e ha rinunciato alla posizione organizzativa. Nella giunta comunale c’è un’altro assessore che ha questa situazione, seppur con una variabile diversa. L’assessore all’urbanistica Maria Cristina Amirante, infatti, è la responsabile dell’ufficio tecnico (e sempre titolare di posizione organizzativa) del Comune di Fiume Veneto, che però ha meno di 15 mila abitanti. Nonostante questo anche Amirante ha scelto di non forzare la mano. Di più, «questi sono gli ultimi giorni di lavoro – spiegava ieri il sindaco –, perché l’assessore ha optato per l’aspettativa proprio per l’impegno gravoso che le ho affidato».
Restano invece in stand by gli assessori alla cultura Pietro Tropeano, che ha comunicato fin da subito al sindaco di non poter lasciare il lavoro di dirigente medico in ospedale, alla sicurezza Emanuele Loperfido (che lavora per una multinazionale) e all’ambiente Stefania Boltin.
«Io ho chiesto a tutti, almeno per i primi due anni, un impegno totale – ribadisce Ciriani – perché dobbiamo mettere in piedi tutta la nuova strategia amministrativa. Magari quando le cose saranno impostate sarà più facile mantenere un doppio impegno, ora ho bisogno di dedizione. Certo ci sono alcune situazioni, come nel caso dell’assessore Loperfido che lavora per una multinazionale, dove non è facile trovare una soluzione rapida perché è evidente che una persona non può rischiare di trovarsi senza lavoro tra cinque anni. Tuttavia pretendo da tutti un impegno serio. Questo anche per rispetto degli assessori che hanno accettato di mettersi in aspettativa dal lavoro». E dei consiglieri delegati, verrebbe da aggiungere, che pur non percependo alcuna indennità extra lavorano come assessori.
Ma al di là della forma, l’impegno che il sindaco ha chiesto chiama in causa una necessità facilmente comprensibile: per cambiare la città nei tempi e nei modi promessi in campagna elettorale serve viaggiare senza fare troppe soste.
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