Arrestati 22 pusher. Bloccata una banda di albanesi che riforniva di cocaina i festini della Udine bene

Traffici illegali nell’ex pizzeria Al tram di Feletto. Scoperti depositi di droga in città. Anche quattro friulani tra gli arrestati
UDINE.
Fornivano cocaina in grandi quantità a organizzatori di “festini” per imprenditori e professionisti a base di stupefacenti e donne disponibili ma alla fine sono incappati nei carabinieri: una rete di importazione e spaccio di cocaina, frutto di una joint-venture criminale costituita da albanesi e friulani, è stata sgominata dai militi di Udine, che hanno notificato ordinanze di custodia in carcere a 22 persone. L’operazione, che ha visto l’impiego di 112 carabinieri, un elicottero dei cc del 14 Elinucleo di Treviso e di due unità cinofile della Guardia di Finanza ha coinvolto anche Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Campania.


Ma il cuore della retata è stato proprio il capoluogo friulano, dove ieri all’alba sono stati effettuati metà degli arresti e gran parte delle 39 perquisizioni domiciliari effettuate nel nord Italia e dove si trovavano le basi logistiche dell’organizzazione che in un mese distribuiva cocaina per 6-7 chili incassando dai 300 ai 400 mila euro.


Gli ordini di carcerazione sono stati eseguiti nei confronti del kosovaro Ardion Osmani, 27 anni, già in carcere di Tolmezzo e ritenuto il capo della banda; degli albanesi Ilmi Qoshku, 31 anni, e Taku Muci, detenuti a Udine, Anton Fusha, 24 anni, detenuto a Brescia; Arseido Llleshaj, 23 anni, detenuto a Treviso: In carcere sono poi finiti Daniel Petrovic, 24 anni, serbo; Nertil Dulaj, 23 anni, residente a Udine; Sergio Della Savia, 48 anni, nato a Bertiolo ma residente a Tarcento; Alberto Sgavicchia, 29 anni, nato a Rieti ma residente a Udine; Leonardo De Monte Castillo Duran, 44 anni, colombiano, residente a Udine ; Basri Mustafa, 24 anni, kossovaro, residente a Udine; Hamdi Shala, 32 anni, serbo, residente a Reggio Emilia ; Besim Krasniqi, 49 anni, jugoslavo, residente a Pozzuolo; Arjet Sela, 21 anni, albanese, residente a Cividale; Pasquale Del Prete, 34 anni, residente a Udine ma domiciliato a Torre del Greco (Napoli), Arben Gelili, 35 anni, macedone, residente a Cividale. In flagranza di reato è stato arrestato Marcello Albini, 35 anni, nato e residente a Udine, in violazione della sorveglianza speciale con obbligo soggiorno.


L’operazione Tram 2 è stata coordinata dalla direzione centrale servizi antidroga di Roma che - come ha spiegato la dottoressa Alessandra Ortenzi nella conferenza stampa svoltasi ieri a Udine - ha fornito anche un apporto informativo e tecnico e agenti sotto copertura, dato il contesto internazionale - descritto dal comandante provinciale dei carabinieri colonnello Giorgio Salomoni - in cui operava la banda udinese. La droga prodotta nei Balcani, partiva dall’Albania alla volta di Germania, Austria, Slovenia e Olanda e da qui - e da Lombardia e Emilia Romagna - arrivava in Friuli per esservi consumata.


Le indagini - ha spiegato il comandante del nucleo operativo tenente Pasquariello, che aveva accanto il comandante del reparto operativo maggiore Paganutti - sono partite osservando l’attività dell’imprenditore edile Ardion Osmani e dei suoi uomini (ne aveva assunti alcuni come muratori): sei collaboratori diretti e una dozzina di pusher con agganci nel giro dei festini a base di droga e donne compiacenti. Costui, all’insaputa di proprietari e gestori aveva scelto come base degli incontri l’ex pizzeria Al Tram di Feletto.


Gli accertamenti, accompagnati da 24 arresti per singoli episodi di spaccio e da vari sequestri di cocaina (per un totale di 4 chili), avevano svelato la portata internazionale del giro di droga gravitante su Udine e sono quindi proseguiti fino al colpo di ieri anche se Osmani era finito in cella già nell’estate scorsa, poichè - ha riferito il tenente Pasquariello- «aveva dato ordine ai suoi complici di effettuare ritorsioni contro i carabinieri».


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